Sabato 21 e domenica 22 novembre, purtroppo in modalità ancora da remoto a causa dell’emergenza sanitaria, il Consiglio pastorale diocesano è nuovamente convocato per una “ripresa della discussione sul Consiglio pastorale decanale e sul decanato”. Questo tema avrebbe dovuto essere affrontato in modo conclusivo già lo scorso aprile, ma a causa del lungo lockdown è stato rinviato e cade in questo tempo ancora segnato dalla pandemia.
Ora i lavori continuano da dove sono stati interrotti, e cioè dagli esiti della sessione di febbraio, successivamente assunti dalla Commissione congiunta (formata da alcuni membri del Consiglio pastorale diocesano e del Consiglio presbiterale e da una rappresentanza dell’assemblea dei decani). I lavori di questa commissione sono continuati in questi mesi grazie ai meet on line, per poter interpretare le esigenze di trasformazione missionaria della presenza della Chiesa nel territorio decanale e per poter approfondire via via le molte questioni raccolte dalle sessioni XIV del Consiglio pastorale diocesano e XII del Consiglio presbiterale.
Il risultato è stata la scrittura di un documento sul volto di Chiesa nel decanato caratterizzato da un soggetto già consolidato, come l’assemblea del clero, e da un soggetto nuovo, l’assemblea sinodale, espressione del multiforme popolo di Dio, chiamato a leggere profeticamente le circostanze della vita quotidiana alla luce del Vangelo. Questo secondo soggetto, e le sue modalità di relazione con l’assemblea del clero, rappresentano i punti di novità sui quali già si è espresso il Consiglio presbiterale in ottobre e sul quale anche il Consiglio pastorale diocesano è chiamato a formulare consigli all’Arcivescovo in vista di successive decisioni. Certamente non si potrà e non si intendono precisare tutti gli aspetti di qualcosa che è nuovo, proprio per non rischiare di progettarlo in modo troppo simile all’esistente. Ciò che però non si può non considerare è l’esigenza di una presenza missionaria della Chiesa negli ambiti di vita che caratterizzano i nostri territori nella Diocesi, valorizzando i germogli di “Chiesa dalle genti” già presenti e operanti. I consiglieri dovranno valutare se quanto proposto aiuta a questo scopo e permette di essere Chiesa capace di ascolto, di vicinanza, anche con soluzioni pratico pastorali molto diverse, come diverse sono le realtà della nostra grande diocesi.
Proprio per l’importanza del tema – che vede in gioco anche dinamiche nuove di confronto, relazione e azione tra clero, consacrati e laici – si è definito un metodo di lavoro intenso e insieme adeguato alla modalità on line: senza residenzialità i tempi sono infatti mutati. Il pomeriggio di sabato 21 e la mattina di domenica 22 saranno dedicati al confronto sulle nuove prospettive in un dialogo aperto con l’Arcivescovo. Si terminerà la mattinata con una definizione dei temi con un taglio più pratico pastorale, da sottoporre ai consiglieri nella modalità del lavoro di gruppo da svolgere successivamente (la sera del 25 e 26). La commissione raccoglierà l’esito dei gruppi e lo invierà all’Arcivescovo e a tutto il Consiglio in preparazione di una ripresa assembleare conclusiva della sessione in modalità on line il 9 dicembre.