Ci saranno anche due responsabili dell’Azione cattolica ambrosiana e della Fuci, tra i 3200 giovani provenienti da 115 Paesi, invitati dal Vaticano a The Economy of Francesco, il summit sull’economia voluto da papa Bergoglio, in programma dal 19 al 21 novembre. Sono Massimiliano Mariani, 23 anni, responsabile dell’Azione cattolica studenti, e Marta Magnani, 23 anni, presidente diocesana della Federazione universitari cattolici italiani. Massimiliano vive a Lentate sul Seveso (Monza e Brianza) e frequenta l’ultimo anno della laurea specialistica in Economia e scienze sociali all’Università Bocconi. Marta è originaria di Bergamo e studia Scienza dei dati ed economia alla Statale.
Papa Francesco punta sui giovani per sovvertire alcuni modelli che paiono dogmi consolidati nell’economia neo-liberista, ma che hanno portato a disastri più volte denunciati nel corso del Pontificato («l’economia che uccide», «la logica dello scarto») e ribaditi nella recente enciclica Fratelli tutti.
Saputo che papa Francesco voleva radunare giovani imprenditori, economisti e sindacalisti cristiani da tutto il pianeta per ragionare di lotta alla povertà, modelli produttivi alternativi, sistemi economici più inclusivi e potenzialità della green economy, Massimiliano e Marta hanno inviato la loro candidatura alla Santa Sede. E sono stati selezionati tra gli invitati. L’incontro doveva svolgersi in marzo ad Assisi, ma a causa della pandemia era stato rimandato e ora si svolgerà per via telematica. Tuttavia in questi mesi i giovani hanno partecipato ad alcuni appuntamenti preparatori che hanno permesso di avviare il confronto.
I due futuri economisti hanno scelto differenti “villaggi tematici”, cioè i settori di approfondimenti su cui si confronteranno i giovani partecipanti. Mariani parteciperà a Life and life-stile, cioè “Vita e stili di vita” (l’inglese è la lingua ufficiale dell’evento), perché, spiega, «sono particolarmente interessato agli aspetti di politica economica che riguardano l’istruzione e la sanità, temi oggi particolarmente scottanti e che saranno questioni cruciali nell’immediato futuro e dai quali dipenderà tanto di come sapremo ripartire dopo la crisi della pandemia». Il giovane sogna di mettere a frutto le sue competenze di formazione e professionali «al servizio del bene comune e della democrazia», valori che «ho maturato grazie all’Azione cattolica, insieme con quelli dell’impegno e della responsabilità. Perché questo», afferma, «è il contributo che da cristiani possiamo portare nel mondo».
Magnani prenderà parte al villaggio Management and gift, “Gestione e dono” e chiarisce: «Si cerca di intendere “il dono” come qualcosa che possa arricchire la persona all’interno di un processo aziendale, al di là del fattore denaro, quindi riflettiamo sul concetto di gratuità. Ci domandiamo: in quali momenti della nostra vita sentiamo di ricevere più benefici se dedichiamo tempo a qualcosa con gratuità, rispetto a quando spendiamo del tempo sapendo di riavere una cifra in cambio?».
The Economy of Francesco, conclude Marta, «è realmente un’opportunità per i giovani che vogliono investire sulla propria formazione interessandosi alla ricerca e che desiderano sottoscrivere “un patto per il futuro”, interrogandosi sui cambiamenti, sull’evoluzione della propria professione, sull’eticità e sullo sviluppo sostenibile. È un’occasione per ampliare il proprio sguardo, per dare anima a ciò che di solito ci sembra arido».