Oggi a Gerusalemme, in occasione del primo vertice bilaterale tra i Governi di Italia e Israele, la Biblioteca Ambrosiana di Milano mette volentieri a disposizione della Knesset (il Parlamento israeliano) sette fogli del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Questa iniziativa mira a rivelare ancor più chiaramente la vera natura del rapporto tra le due Nazioni, fatto di una solida amicizia sulla base di comuni e profonde radici culturali e spirituali.
Il Codice Atlantico – una collezione di 1119 fogli manoscritti che testimoniano la ricchezza e la poliedricità del genio che si definì “Maestro Leonardo fiorentino in Milano” – è da secoli custodito tra i tesori della Biblioteca Ambrosiana, prestigiosa istituzione culturale della Chiesa di Milano, articolata in Biblioteca, Pinacoteca e Accademia di Studi: un “luogo dei saperi” con una nativa vocazione al dialogo multiculturale e multireligioso, che sta celebrando i 400 anni dalla sua apertura al pubblico. L’Umanesimo universale rappresentato da Leonardo ha già propiziato l’incontro tra i Capi di Stato e di Governo tenutosi nel luglio 2009 a L’Aquila; ora gli stessi fogli fungono da ambasciatori della cultura e dell’arte italiana presso il popolo amico d’Israele.
Questo evento di portata storica e, forse, irripetibile, è promosso in prima persona dalla Biblioteca Ambrosiana: l’iniziativa si colloca nel quadro di uno sviluppo di rapporti sempre più profondi con le più importanti istituzioni culturali israeliane.
L’esposizione dei fogli di Leonardo – che rimarranno visibili alla Knesset fino alla Pasqua ebraica – è resa possibile dalla già collaudata collaborazione con la Fondazione Cardinale Federico Borromeo e con il Comune di Milano, in vista di una valorizzazione della metropoli lombarda come “Città d’Arte rinascimentale” ancora da scoprire in tutta la sua ricchezza. Oggi a Gerusalemme, in occasione del primo vertice bilaterale tra i Governi di Italia e Israele, la Biblioteca Ambrosiana di Milano mette volentieri a disposizione della Knesset (il Parlamento israeliano) sette fogli del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Questa iniziativa mira a rivelare ancor più chiaramente la vera natura del rapporto tra le due Nazioni, fatto di una solida amicizia sulla base di comuni e profonde radici culturali e spirituali.Il Codice Atlantico – una collezione di 1119 fogli manoscritti che testimoniano la ricchezza e la poliedricità del genio che si definì “Maestro Leonardo fiorentino in Milano” – è da secoli custodito tra i tesori della Biblioteca Ambrosiana, prestigiosa istituzione culturale della Chiesa di Milano, articolata in Biblioteca, Pinacoteca e Accademia di Studi: un “luogo dei saperi” con una nativa vocazione al dialogo multiculturale e multireligioso, che sta celebrando i 400 anni dalla sua apertura al pubblico. L’Umanesimo universale rappresentato da Leonardo ha già propiziato l’incontro tra i Capi di Stato e di Governo tenutosi nel luglio 2009 a L’Aquila; ora gli stessi fogli fungono da ambasciatori della cultura e dell’arte italiana presso il popolo amico d’Israele.Questo evento di portata storica e, forse, irripetibile, è promosso in prima persona dalla Biblioteca Ambrosiana: l’iniziativa si colloca nel quadro di uno sviluppo di rapporti sempre più profondi con le più importanti istituzioni culturali israeliane.L’esposizione dei fogli di Leonardo – che rimarranno visibili alla Knesset fino alla Pasqua ebraica – è resa possibile dalla già collaudata collaborazione con la Fondazione Cardinale Federico Borromeo e con il Comune di Milano, in vista di una valorizzazione della metropoli lombarda come “Città d’Arte rinascimentale” ancora da scoprire in tutta la sua ricchezza.
Gerusalemme
Sette fogli del Codice Atlantico dall’Ambrosiana alla Knesset
In occasione del vertice bilaterale Italia-Israele, grazie all'iniziativa della Biblioteca l'opera di Leonardo diventa ambasciatrice della nostra cultura. I fogli resteranno visibili nel Parlamento israeliano fino alla Pasqua ebraica