Tra tante mostre dedicate al Futurismo in questi anni, nessuna ha specificamente indagato la declinazione sacra del Movimento. Lo fa ora la mostra Arte Sacra e Futurismo. Un incontro ad alta quota promossa dai Gruppi di Volontariato Vincenziano – AIC Italia, Regione Lombardia ONLUS che approda a Milano grazie alla collaborazione con la Fondazione culturale Ambrosianeum, dopo aver riscosso enorme interesse nelle due precedenti tappe (a Mantova a dicembre 2009, presso il Museo Diocesano Francesco Gonzaga e a Brescia a settembre 2010 presso il Museo Santa Giulia). L’esposizione riunisce importanti opere di Fillia, Alessandro Bruschetti, Mino Rosso, Gerardo Dottori e di altri importanti interpreti del Futurismo.
La mostra viene aperta in un anno particolarmente significativo per la famiglia Vincenziana. Proprio nel 2010, infatti, con vari eventi in tutto il mondo, si celebreranno i 350 anni dalla morte di san Vincenzo che con il suo fulgido esempio e la sua infaticabile opera continua a donare entusiasmo ed energia alle migliaia di volontarie attive in ogni nazione al servizio dei più poveri ed esclusi.
Sarà una gigantografia del Manifesto dell’Arte Sacra Futurista firmato nel 1931 da Filippo Tommaso Marinetti ad introdurre anche idealmente l’attenta selezione di opere in mostra. La firma di questo Manifesto succede di due anni quella del Manifesto dell’Aeropittura che aveva portato i futuristi a celebrare l’infinità dei cieli. Dottori, Fillia, Bruschetti, Monachesi, Severini e molti altri aderiscono al Manifesto e danno vita a una importante produzione a soggetto sacro.
Esempi di intima creatività sino ad oggi mai evidenziati da una mostra in Italia. Solo a Londra nel 2007, l’Estorick Collection, a cura di Massimo Duranti, l’aveva parzialmente indagata con la mostra Piety and Pragmatism: Spiritualism in Futurist Art. I Gruppi di Volontariato Vincenziano – AIC Italia, Regione Lombardia Onlus, insieme ad Ambrosianeum, colmano questo vuoto e si fanno promotori di un evento che offrirà l’occasione di far emergere questo non trascurabile aspetto, quasi un approdo, nella storia del futurismo italiano. La proposta è stata accolta con entusiasmo da autorità religiose e civili che si sono impegnate a favorire questa iniziativa dei GVV.
Arte sacra e Futurismo, un incontro ad alta quota è anche il titolo del libro curato da Graziella Buccellati e Benedetta Manetti, con testo di Massimo Duranti e interventi di Flavio Caroli e Marco Garzonio e immagini sul futurismo religioso edito da Tre Lune Edizioni e in vendita nella sede dell’evento e nelle librerie. Il ricavato sarà devoluto a due progetti benefici dei Gruppi di Volontariato Vincenziano, rivolti a donne maltrattate e famiglie in difficoltà.
ARTE SACRA E FUTURISMO. Un incontro ad alta quota.
Dal 21 ottobre al 10 novembre 2010, da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 19.30 e giovedì dalle 10.00 alle 22.00 presso Ambrosianeum Fondazione Culturale (via Delle Ore, 3 – Milano)
Ingresso libero.
Info, tel. 02.86464053 Tra tante mostre dedicate al Futurismo in questi anni, nessuna ha specificamente indagato la declinazione sacra del Movimento. Lo fa ora la mostra Arte Sacra e Futurismo. Un incontro ad alta quota promossa dai Gruppi di Volontariato Vincenziano – AIC Italia, Regione Lombardia ONLUS che approda a Milano grazie alla collaborazione con la Fondazione culturale Ambrosianeum, dopo aver riscosso enorme interesse nelle due precedenti tappe (a Mantova a dicembre 2009, presso il Museo Diocesano Francesco Gonzaga e a Brescia a settembre 2010 presso il Museo Santa Giulia). L’esposizione riunisce importanti opere di Fillia, Alessandro Bruschetti, Mino Rosso, Gerardo Dottori e di altri importanti interpreti del Futurismo. La mostra viene aperta in un anno particolarmente significativo per la famiglia Vincenziana. Proprio nel 2010, infatti, con vari eventi in tutto il mondo, si celebreranno i 350 anni dalla morte di san Vincenzo che con il suo fulgido esempio e la sua infaticabile opera continua a donare entusiasmo ed energia alle migliaia di volontarie attive in ogni nazione al servizio dei più poveri ed esclusi. Sarà una gigantografia del Manifesto dell’Arte Sacra Futurista firmato nel 1931 da Filippo Tommaso Marinetti ad introdurre anche idealmente l’attenta selezione di opere in mostra. La firma di questo Manifesto succede di due anni quella del Manifesto dell’Aeropittura che aveva portato i futuristi a celebrare l’infinità dei cieli. Dottori, Fillia, Bruschetti, Monachesi, Severini e molti altri aderiscono al Manifesto e danno vita a una importante produzione a soggetto sacro. Esempi di intima creatività sino ad oggi mai evidenziati da una mostra in Italia. Solo a Londra nel 2007, l’Estorick Collection, a cura di Massimo Duranti, l’aveva parzialmente indagata con la mostra Piety and Pragmatism: Spiritualism in Futurist Art. I Gruppi di Volontariato Vincenziano – AIC Italia, Regione Lombardia Onlus, insieme ad Ambrosianeum, colmano questo vuoto e si fanno promotori di un evento che offrirà l’occasione di far emergere questo non trascurabile aspetto, quasi un approdo, nella storia del futurismo italiano. La proposta è stata accolta con entusiasmo da autorità religiose e civili che si sono impegnate a favorire questa iniziativa dei GVV. Arte sacra e Futurismo, un incontro ad alta quota è anche il titolo del libro curato da Graziella Buccellati e Benedetta Manetti, con testo di Massimo Duranti e interventi di Flavio Caroli e Marco Garzonio e immagini sul futurismo religioso edito da Tre Lune Edizioni e in vendita nella sede dell’evento e nelle librerie. Il ricavato sarà devoluto a due progetti benefici dei Gruppi di Volontariato Vincenziano, rivolti a donne maltrattate e famiglie in difficoltà. ARTE SACRA E FUTURISMO. Un incontro ad alta quota. Dal 21 ottobre al 10 novembre 2010, da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 19.30 e giovedì dalle 10.00 alle 22.00 presso Ambrosianeum Fondazione Culturale (via Delle Ore, 3 – Milano) Ingresso libero. Info, tel. 02.86464053