Vicente Carducho con il San Francesco riceve le stigmate, è l’opera del mese di maggio al Museo dei Cappuccini, di via Kramer 5 a Milano, in occasione di della mostra Venti capolavori per raccontare la Carità
Prestito eccellente proveniente da Madrid, se ne parlerà nelle due visite conferenza alle ore 11 di sabato 4 maggio ( a cura di Lara Barbieri, storica dell’arte) e sabato 11 maggio (a cura di Rosa Giorgi, direttrice del Museo dei Cappuccini).
Se ne parlerà anche martedì 7 maggio alle ore 17.30 con Beatriz Hernán – Gomez Prieto Professore associato di Lingua e cultura spagnola Università degli studi di Milano.
Sabato 4 e 11 maggio, in occasione delle visite conferenza sarà possibile vedere da vicino l’opera mentre viene illustrata dalle storiche dell’arte, secondo la formula ormai caratteristica del museo: 15 / 20 persone attorno all’opera per analizzare la forza e i simboli in essa rappresentati.
La visita-conferenza, per la sua collocazione all’interno del museo ( quindi con meno posti a disposizione) è senza prenotazione ma fino ad esaurimento posti disponibili
Martedì 7 maggio, grazie all’intervento prof. Beatriz Hernán – Gomez Prieto Professore associato di Lingua e cultura spagnola Università degli studi di Milano, si avrà la possibilità di entrare ancora più nel dettaglio di quest’opera grazie a una lettura storico artistica che verterà sulla figura del Carducho. Pittore e disegnatore, pittore del re, appartenente al terz’ordine francescano. La professoressa Prieto illustrerà recenti notizie bibliografiche, non presenti in catalogo, perché rinvenute successivamente alla pubblicazione. L’eccezionalità dell’opera e del prestito, è il motivo del patrocinio dell’Instituto Cervantes di Milano, l’istituto iberico garante della cultura spagnola all’estero.
L’OPERA
È quasi un ritorno parlare di un artista nato in Italia e poi naturalizzato spagnolo, attraverso un prestito eccezionale deldipinto di Vicente Carducho, proveniente daMadrid uscito dalla sua sede una volta sola nella sua storia per varcare i confini della Spagna , e in questa occasione per la prima volta esposto in Italia.
Si tratta do un dipinto, che osiamo considerare un unicum dal punto di vista della scelta iconografica: l’eccezionalità di questa elevazione del santo di Assisi che si libra in volo per trovarsi di fronte a un Cristo-serafino quasi pronto ad un abbraccio. È questa la rappresentazione di un episodio fondamentale nella vita di san Francesco d’Assisi, l’impressione delle stimmate ricevuto sul monte della Verna. In cui si fonde la narrazione con la visione estatica, interpretato secondo la sensibilità della controriforma come testimoniano le fonti francescane (La vita di san Francesco scritta da Fra Tommaso da Celano)