Nell’estate del 1901, rientrato a Bergamo per le vacanze e in attesa di svolgere il servizio militare, Angelo Giuseppe Roncalli si immerse nello studio, approfittando della biblioteca del Seminario di Bergamo. Da questa immersione emersero due piccoli quaderni, intitolati dal chierico bergamasco Ad omnia.
Con la loro pubblicazione per i tipi di Edizioni Studium, la Fondazione Papa Giovanni XXIII pone un altro importante tassello all’ambizioso progetto “Roncalli e Bergamo”, che prevede lo studio e la divulgazione degli scritti inediti di Angelo Giuseppe Roncalli, fondamentali per conoscere la maturazione umana, culturale e spirituale del futuro Papa Giovanni XXIII.
Il testo, databile tra luglio e novembre 1901, è costituito da una serie progressiva e numerata di citazioni che si estendono lungo tutto l’orizzonte della cultura religiosa, dal magistero sociale alla storiografia ecclesiastica, dalla filosofia contemporanea alle opere di edificazione spirituale e ai Padri della Chiesa, fino alla letteratura cattolica moderna. Le fonti da cui sono tratte le citazioni sono eterogenee, spaziando da opere monografiche in più volumi a recensioni di libri pubblicate su riviste.
Il lavoro testimonia il precoce interesse di Angelo Giuseppe Roncalli verso il problema del rapporto fra Chiesa e mondo moderno. Osservando il risveglio del cattolicesimo, nelle sue riflessioni e nelle sue letture, il chierico Roncalli faceva convergere diverse esperienze – l’americanismo, l’associazionismo operaio, il cattolicesimo politico francese, il dinamismo democratico-cristiano – verso il complesso rapporto tra fede e ragione all’interno del vissuto religioso. Il confronto della Chiesa con la modernità, infatti, era avvicinato non tanto sul versante teologico, con i suoi risvolti dottrinali e le sue ricadute ecclesiologiche, quanto su quello pastorale, attraverso il suo incontro con i movimenti di massa e con l’ansia spirituale dell’uomo.
Ad Omnia, oltre a rivelare il metodo di studio di Angelo Giuseppe Roncalli, mostra il formarsi di una cultura roncalliana mediata da letture terze, non solo di carattere letterario, ma spesso saggistico o giornalistico, i cui contenuti erano assimilati attraverso il filtro della sua sensibilità interiore.
Alessandro Angelo Persico è assegnista di ricerca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo Il caso Pio XII. Mezzo secolo di dibattito su Eugenio Pacelli (Milano, 2008), Pasquale Saraceno. Un progetto per l’Italia (Soveria Mannelli, 2013) e Il Codice di Camaldoli. La Dc e la ricerca della terza via tra Stato e mercato (1943-1993) (Milano, 2014). Per Studium, ha completato l’edizione di A. Bernareggi, Diario di guerra (settembre 1943-maggio 1945), curata da Antonio Pesenti e uscita in questa stessa collana.