ALL’INGRESSO
Il Signore ti ha scelto per suo sommo sacerdote,
ti ha aperto i suoi tesori e ti ha colmato di ogni benedizione.
LETTURA 2Cr 36, 5-12. 17
Lettura del secondo libro delle Cronache
In quei giorni. Quando divenne re, Ioiakìm aveva venticinque anni; regnò undici anni a Gerusalemme. Fece ciò che è male agli occhi del Signore, suo Dio. Contro di lui salì Nabucodònosor, re di Babilonia, che lo legò con catene di bronzo per deportarlo a Babilonia. Nabucodònosor portò a Babilonia parte degli oggetti del tempio del Signore, che depose a Babilonia nella sua reggia. Le altre gesta di Ioiakìm, gli abomini da lui commessi e ciò che risulta a suo carico, sono descritti nel libro dei re d’Israele e di Giuda. Al suo posto divenne re suo figlio Ioiachìn. Quando divenne re, Ioiachìn aveva diciotto anni; regnò tre mesi e dieci giorni a Gerusalemme. Fece ciò che è male agli occhi del Signore. All’inizio del nuovo anno il re Nabucodònosor mandò a prenderlo per deportarlo a Babilonia con gli oggetti più preziosi del tempio del Signore. Egli nominò re su Giuda e Gerusalemme suo fratello Sedecìa. Quando divenne re, Sedecìa aveva ventun anni; regnò undici anni a Gerusalemme. Fece ciò che è male agli occhi del Signore, suo Dio. Non si umiliò davanti al profeta Geremia, che gli parlava in nome del Signore. Allora il Signore fece salire contro di loro il re dei Caldei, che uccise di spada i loro uomini migliori nel santuario, senza pietà per i giovani, per le fanciulle, per i vecchi e i decrepiti. Il Signore consegnò ogni cosa nelle sue mani.
SALMO Sal 78 (79)
Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.
O Dio, nella tua eredità sono entrate le genti:
hanno profanato il tuo santo tempio,
hanno ridotto Gerusalemme in macerie.
Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi
in pasto agli uccelli del cielo,
la carne dei tuoi fedeli agli animali selvatici. R
Hanno versato il loro sangue come acqua
intorno a Gerusalemme e nessuno seppelliva.
Siamo divenuti il disprezzo dei nostri vicini,
lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno. R
Fino a quando sarai adirato, Signore: per sempre?
Arderà come fuoco la tua gelosia?
Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri! R
Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome. R
VANGELO Lc 12, 22-26
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Per questo io vi dico: non preoccupatevi per la vita, di quello che mangerete; né per il corpo, di quello che indosserete. La vita infatti vale più del cibo e il corpo più del vestito. Guardate i corvi: non séminano e non mietono, non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. Quanto più degli uccelli valete voi! Chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? Se non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto?».
DOPO IL VANGELO
«Io sono il buon pastore, – dice il Signore –,
il buon pastore dà la vita per le sue pecore».
ALLO SPEZZARE DEL PANE
«Non voi avete scelto me, – dice il Signore –
ma io ho scelto voi
e vi ho costituito perché andiate e portiate frutto,
e il vostro frutto rimanga».
ALLA COMUNIONE
Dice il Signore: «Avrò cura delle pecore del mio gregge
mi sceglierò un pastore che le conduca al pascolo
e io sarò il loro Dio».