ALL’INGRESSO
Volgi il tuo sguardo misericordioso sopra di me, Signore,
perché sono povero e solo.
Vedi che sono oppresso e travagliato,
perdona tutti i miei peccati.
LETTURA 2Cr 8, 17 – 9, 12
Lettura del secondo libro delle Cronache
In quei giorni. [Salomone andò a Esion-Ghèber e a Elat, sulla riva del mare, nel territorio di Edom. Curam per mezzo dei suoi marinai gli mandò alcune navi e uomini esperti del mare. Costoro, insieme con i marinai di Salomone, andarono a Ofir e di là presero quattrocentocinquanta talenti d’oro e li portarono al re Salomone.] La regina di Saba, sentita la fama di Salomone, venne a Gerusalemme per metterlo alla prova con enigmi. Arrivò con un corteo molto numeroso, con cammelli carichi di aromi, d’oro in quantità e di pietre preziose. Si presentò a Salomone e gli parlò di tutto quello che aveva nel suo cuore. Salomone le chiarì tutto quanto ella gli diceva; non ci fu parola tanto nascosta a Salomone che egli non potesse spiegarle. La regina di Saba, quando vide la sapienza di Salomone, la reggia che egli aveva costruito, i cibi della sua tavola, il modo ordinato di sedere dei suoi servi, il servizio dei suoi domestici e le loro vesti, i suoi coppieri e le loro vesti, gli olocausti che egli offriva nel tempio del Signore, rimase senza respiro. Quindi disse al re: «Era vero, dunque, quanto avevo sentito nel mio paese sul tuo conto e sulla tua sapienza! Io non credevo a quanto si diceva, finché non sono giunta qui e i miei occhi non hanno visto; ebbene non mi era stata riferita neppure una metà della grandezza della tua sapienza! Tu superi la fama che ne ho udita. Beati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi, che stanno sempre alla tua presenza e ascoltano la tua sapienza! Sia benedetto il Signore, tuo Dio, che si è compiaciuto di te così da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio. Poiché il tuo Dio ama Israele e intende renderlo stabile per sempre, ti ha posto su di loro come re per esercitare il diritto e la giustizia». [Ella diede al re centoventi talenti d’oro, aromi in gran quantità e pietre preziose. Non ci furono mai tanti aromi come quelli che la regina di Saba diede al re Salomone. Inoltre gli uomini di Curam e quelli di Salomone, che portavano oro da Ofir, recarono legno di sandalo e pietre preziose. Con il legname di sandalo il re fece le scale per il tempio del Signore e per la reggia, cetre e arpe per i cantori; strumenti simili non erano mai stati visti nella terra di Giuda. Il re Salomone diede alla regina di Saba quanto lei desiderava e aveva domandato, oltre l’equivalente di quanto aveva portato al re. Quindi ella si mise in viaggio e tornò nel suo paese con i suoi servi.]
SALMO Sal 71 (72)
La gloria del Signore risplende in tutto il mondo.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero e abbatta l’oppressore.
Ti faccia durare quanto il sole,
come la luna, di generazione in generazione. R
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
A lui si pieghino le tribù del deserto,
i re di Saba e di Seba offrano doni. R
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.
Viva e gli sia dato oro di Arabia,
si preghi sempre per lui,
sia benedetto ogni giorno. R
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra.
Benedetto il Signore, Dio d’Israele:
egli solo compie meraviglie.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre:
della sua gloria sia piena tutta la terra. R
VANGELO Lc 11, 31-36
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva alle folle: «Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona. Nessuno accende una lampada e poi la mette in un luogo nascosto o sotto il moggio, ma sul candelabro, perché chi entra veda la luce. La lampada del corpo è il tuo occhio. Quando il tuo occhio è semplice, anche tutto il tuo corpo è luminoso; ma se è cattivo, anche il tuo corpo è tenebroso. Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. Se dunque il tuo corpo è tutto luminoso, senza avere alcuna parte nelle tenebre, sarà tutto nella luce, come quando la lampada ti illumina con il suo fulgore».
DOPO IL VANGELO
O Signore, cammina in mezzo a noi,
perdona le nostre colpe e fa’ di noi il tuo popolo.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo e salvami,
per tua misericordia.
Che io non resti confuso, Signore,
perché ti ho invocato.
ALLA COMUNIONE
«Il mio amore non ti abbandonerà,
la mia alleanza di pace non verrà meno
– dice il Signore di misericordia –.
Porgete l’orecchio e venite, ascoltate e avrete la vita:
farò con voi un’alleanza eterna come promisi a Davide».