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Un’estate “inedita”

Sirio 18 - 24 novembre 2024
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9 luglio

Brugherio, il “San Giuseppe” ricomincia dai ragazzi

Nel teatro cittadino Roberto Anglisani in scena con “Giungla” per i centri estivi della Comunità pastorale Epifania del Signore

3 Luglio 2020

Il palcoscenico del Teatro San Giuseppe di Brugherio torna a vivere. Dopo il lockdown che in febbraio ha chiuso la sala – nella quale erano andati in scena importanti spettacoli come Morte di un commesso viaggiatore con Alessandro Haber e Io, Vincent Van Gogh con Corrado d’Elia – giovedì 9 luglio, alle 10, andrà in scena Giungla, interpretato da Roberto Anglisani e scritto dallo stesso Anglisani con Maria Maglietta.

Si tratta di uno spettacolo rivolto ai ragazzi che frequentano i centri estivi della Comunità pastorale Epifania del Signore. Una scelta non casuale: si afferma infatti così la vocazione pedagogica del Teatro San Giuseppe, di attenzione alle giovani generazioni, che sono tra le più trascurate e ancor più lo sono state in questi mesi difficili.

Non a caso Giungla porta in scena temi quali la solidarietà e l’indifferenza, l’amicizia e la generosità, il coraggio, ma anche, e soprattutto, lo sfruttamento minorile, i pregiudizi, la discriminazione di fronte ai diritti dell’uomo e a quelli dei bambini.Nello spettacolo, liberamente ispirato a Il libro della giungla di Rudyard Kipling, la giungla è la Stazione Centrale di Milano e Sherekhan è il trafficante di bambini dal lungo cappotto in finta pelliccia tigrata attorno a cui si muovono otto, forse dieci ragazzini stranieri di diverse età, invisibili nella folla dei pendolari che tornano a casa dal lavoro.

Uno di quei ragazzini, Muli, che viene dall’Est, scappa nei sotterranei della stazione perché non vuole più essere costretto, a suon di botte, a rubare. Con questa fuga si apre la coinvolgente narrazione di una “giungla di città” dove si muove un’umanità con regole diverse di vita, a volte ridotta in condizioni bestiali, e dove spesso il principio assoluto è la legge del più forte, i valori formulati in base al proprio tornaconto.

È in questo contesto “selvaggio” che Muli incontrerà tanti personaggi, i cui nomi ricordano quelli scelti da Kipling, da Baloon il barbone a Bagheera, e con questi veri amici partirà per compiere la sua missione: distruggere Sherekhan e cercare di liberare i suoi amici.

Roberto Anglisani riesce a coinvolgere e a trasmettere emozioni con un racconto che non lascia indifferenti e che si muove con impatto e forza come se fosse un film d’avventura. Per questa interpretazione ha ricevuto la Menzione Special Festival di Teatro “Festeba’ 2014” Ferrara e il Premio Enriquez Migliore Attore Teatro di Impegno Civile Ragazzi e Giovani.