Per il settimo anno consecutivo l’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi in collaborazione con l’Istituto Superiore Scienze Religiose, organizza presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale a Milano un corso intitolato Arte Fede Cultura: l’arte voce per l’annuncio. I diversi itinerari hanno sempre preso spunto da sollecitazioni pastorali della Chiesa universale o locale (lo scorso anno il titolo era Porta Fidei ).
Quest’anno l’itinerario suggestivo ed affascinante nasce dalle indicazioni della lettera pastorale del nostro cardinale Angelo Scola: Il campo è il mondo. Vie da percorrere incontro all’umano.
Dice il nostro Arcivescovo: «Anche all’inizio di questo terzo millennio Gesù Cristo è feconda radice di un nuovo umanesimo. In tal modo l’incontro gratuito con Cristo si mostra in tutta la sua corrispondenza all’umano desiderio di pienezza, A tal punto che la necessaria verifica dell’autenticità della fede consiste proprio nella scoperta che essa ‘conviene’ al cuore dell’uomo».
Questo “desiderio di pienezza” non può prescindere anche da un “desiderio di bellezza” così come prendere coscienza anche oggi che la Fede “conviene al cuore dell’uomo” significa avvicinarsi al “Mistero del Dio Bello” di cui l’Arte Sacra, da sempre nella storia, si è fatta voce autorevole ed annuncio efficace.
Aggiunge il Cardinale: «Come si realizza questo uscire da se stessi per portare a tutti l’evangelo dell’umano? Rischiando la propria libertà, esponendo se stessi … In quanto testimone il cristiano non può chiamarsi fuori dalla vita, né prendere le distanze dai fratelli … L’Evangelo incarnato nella loro vita manifesta in pienezza quanto sia desiderabile seguire Cristo e proporLo in ogni ambiente dell’umana esistenza: “La missione nasce proprio da questo fascino divino, da questo stupore dell’incontro”» (Papa Francesco).
Proprio questa riflessione incarna esattamente lo spirito del corso Arte Fede Cultura ben riassunto anche dall’immagine scelta per “raccontarlo”. L’icona, opera del giovane artista Nicola Villa è tratta dal Nuovo Evangeliario Ambrosiano, e interpreta l’incontro del Risorto con Pietro sul lago di Galilea.
L’ eco antica della Parola che chiama, “ti farò pescatore di uomini”, fa da sfondo e avvolge l’abbraccio tra il Maestro Risorto ed il discepolo reinterpretati in chiave contemporanea. Antico e nuovo si fondono in un’immagine unica, che vuol anzitutto testimoniare un’indiscussa continuità nel tempo della presenza del Risorto, sia nel rinnovarsi della chiamata a lavorare per il Regno, che nel desiderio di Cristo di incontrare ed abbracciare ogni uomo.
Nell’obiettivo di stimolare la ricerca e la costruzione di questo “nuovo umanesimo” il corso approfondisce come e con quanta ricchezza i diversi, ma compenetranti, linguaggi dell’arte e della teologia si addentrano nei misteri della rivelazione, dalla creazione alla storia di Cristo, valorizzando sia la comprensione occidentale sia orientale del mistero salvifico, per giungere ad una panoramica sul mondo contemporaneo attraverso le interessanti lenti dell’arte liturgica, del cinema e teatro.
I diversi relatori sono teologi, storici dell’arte ed artisti che addentrandosi con competenza nei vari temi proposti sanno suggerire non solo conoscenze nuove, ma anche e soprattutto spunti di riflessioni e stimoli per una ricerca personale.