L’ACEC ha stretto una partnership con il Festival trentino Religion Today per l’organizzazione di una rassegna cinematografica dal titolo “Fedi in gioco. Cinema e dialogo interreligioso” incentrata sul dialogo tra le religioni attraverso il cinema. Religion Today, infatti, è stato il primo festival internazionale di cinema delle religioni e ha cercato da subito di promuovere una cultura della pace e del dialogo tra persone, popoli, fedi e culture.
L’iniziativa, promossa da ACEC e ANCCI, si svolge nei mesi di aprile e e maggio 2016 e sarà realizzata all’interno di 32 Sale della Comunità in tutta Italia. Essa prevede la proiezione di 3 film prescelti dal palinsesto delle ultime edizioni di Religion Today più lo svolgimento di una tavola rotonda sul tema della manifestazione.
La valenza interreligiosa di “Fedi in gioco” è sostenuta dalla visione di tre opere filmiche provenienti da 3 diverse esperienze religiose: islamica (Gold and Copper), ebraica (Magic Men) e cristiana (Marie Heurtin). Storie di vita, di famiglia, di crescita segnate dalla malattia, dal lutto, dal viaggio che nell’esperienza spirituale trovano i segni del cambiamento, della possibilità, della progressione.
Una grande opportunità che ACEC ha saputo progettare e offrire alle sue sale per sostenere il cammino di bene a livello interreligioso della chiesa italiana. «Spesso ci poniamo la domanda – spiega Francesco Giraldo, segretario generale di ACEC nazionale – sul perché le religioni diventano un ostacolo alla fede? Perché la professione di fede non è favorita dalla religione? Per il semplice motivo che se le religioni perdono la loro anima spirituale, dialogica ed “amorosa” diventano dei sistemi ben organizzati, chiusi ed autoreferenziali. Il rischio è che le religioni, trattando temi che riguardano la Divinità, che viene definita immutabile e atemporale, definiscano di conseguenza i rapporti umani con lo stesso Dio automaticamente sacri e quindi immutabili, atemporali e aridi».
L’ideazione dell’iniziativa è stata possibile intercettando la competenza maturata in questi anni dal Religion Today per metterla a servizio delle sale della comunità nel territorio. «Quando si parla delle potenzialità religiose del cinema, racconta Katia Malatesta, direttore artistico di Religion Today, dei modi in cui il mezzo cinematografico riesce a onorare la dimensione spirituale offrendone una rappresentazione, una delle formule più ricorrenti è quella del “vedere” o “filmare l’invisibile”. È questa la prima sfida, scientifica e culturale, attorno alla quale si è sviluppato nel tempo il percorso di Religion Today, il festival internazionale e itinerante che da diciotto anni si domanda come il religioso possa diventare oggetto di espressione (ma anche di industria e di intrattenimento) attraverso lo specifico di un medium contemporaneo qual è quello cinematografico».
A sostegno culturale e pastorale dell’attività “Fedi in gioco”, ACEC con Religion Today ha curato un volumetto dall’omonimo titolo dell’iniziativa e messo gratuitamente a disposizione degli operatori. Si tratta di supporto fondamentale per aiutare gli animatori culturali delle sale a valorizzare gli elementi specifici di ciascuna religione e le valenze costruttive nei confronti dei personaggi presentati nella storia.
Accanto alle introduzioni di Giraldo e Malatesta con Davide Zordan, storico fondatore del Festival deceduto prematuramente, si può attingere dal contributo di Salvatore Abbruzzese, Dipartimento di Sociologia, Università di Trento sul tema “Secolarizzazione e risveglio religioso in Occidente: l’inevitabile coabitazione” e dalle schede filmiche curate da Religion Today in abbinata a tre diversi intellettuali di ciascuna religione per una spiccata lettura teologica (sr Federica Cacciavillani – presidente associazione Presenza Donna, Shahrzad Housmand – teologa musulmana e docente di studi islamici, di Gilad Goldschmidt – regista e cultore di studi ebraici, Israele).