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Solidarietà

Aiuto ai più poveri, Bollate in prima fila

Nel Decanato visitato dall’Arcivescovo nove centri di ascolto Caritas. Vi passano in media 2411 persone di cui il 64,2% non ha la cittadinanza italiana. Sul territorio operano altre realtà ecclesiali

2 Febbraio 2020

02Aiuto a persone e famiglie indigenti, consulenza e orientamento rispetto al lavoro e alla casa, sussidi per le bollette e buoni mensa. Nel Decanato di Bollate, dove è in corso la Visita pastorale dell’arcivescovo, nei 9 Centri di ascolto Caritas, sono passate in media 2411 persone di cui il 64,2% non ha la cittadinanza italiana. I dati si riferiscono al 2018 e sono stati raccolti in un fascicolo realizzato in occasione del convegno delle Caritas del Decanato di Bollate tenutosi il 6 aprile 2019.

Le principali richieste portate dalle persone secondo i responsabili dei Centri di ascolto (7 interparrocchiali, 2 parrocchiali) sono le seguenti in ordine di grandezza: sussidi (per pagamento bollette/tasse, per spese sanitarie, per alloggio, generici), beni materiali e servizi (soprattutto alimentari, buoni mensa e mensa, e in secondo luogo vestiario e guardaroba), lavoro in generale, abitazione, ascolto e compagnia e, per ultime, prestazioni tecniche-professionali.

Le principali risposte fornite dai Centri di ascolto consistono in sussidi economici, sostegno personale (soprattutto ascolto), beni materialie e servizi (per lo più alimentari, buoni mensa e mensa), consulenza e orientamento rispetto al lavoro, consulenza e orientamento rispetto alle problematiche abitative. I Centri di ascolto attingono le proprie risorse economiche o materiali dalle loro stesse comunità con raccolte ordinarie (fondi parrocchiali e della San Vincenzo) o straordinarie in occasione di esequie, Natale, Avvento (per esempio tra i bambini del catechismo) e in collaborazione con le associazioni del territorio, l’Amministrazione comunale, Banco alimentare e Fead, ma anche Croce rossa, Coop e panifici.

Nei Centri di ascolto Caritas nel Decanato di Bollate sono attivi 270 volontari, suddivisi tra 88 operatori specifici dei Centri di ascolto e 182 volontari di iniziative generiche promosse dalle Caritas locali. Oltre all’attività dei Centri di ascolto, nel Decanato di Bollate diverse iniziative sono promosse da altre realtà ecclesiali locali. Ad Arese la Caritas e la Conferenza di San Vincenzo, a Baranzate l’Unitalsi e l’associazione di promozione sociale La Rotonda, a Garbagnate Milanese la Caritas e a Bollate il Coordinamento promozione solidarietà nella parrocchia San Martino.

Gli ambiti di intervento vanno dall’aiuto a persone e famiglie indigenti alle visite agli ammalati e ai corsi di italiano per stranieri (per mamme e per adulti). Le aree di riferimento: minori, fragilità, housing, ricerca lavoro, intercultura. Nelle associazioni del Decanato di Bollate che svolgono attività e iniziative promosse dalle realtà ecclesiali locali sono impegnati 162 operatori volontari. Le fasce d’età di appartenenza prevalente sono quelle tra i 65 e 74 (50,3%) anni e 45-54 anni (17,3%) e, coerentemente, si tratta soprattutto di pensionati (72,4% versus 18,2% occupati e 9,4% casalinghe). Le donne sono la maggioranza (67,3%). Oltre la metà dei volontari di queste associazioni è in servizio da più di cinque anni (56,1%).