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Sabato della I settimana di quaresima

7 Marzo 2020

ALL’INGRESSO
Signore, non distruggere la tua alleanza
perché la tua destra l’ha sancita;
mostraci la tua misericordia:
abbiamo peccato, ti chiediamo perdono.

LETTURA Os 6, 4-6
Lettura del profeta Osea

Così dice il Signore Dio: «Che dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce. Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: poiché voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti».

SALMO Sal 111 (112)

Beato l’uomo che teme il Signore.

Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre. R

Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore. R

Sicuro è il suo cuore, non teme.
Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. R

EPISTOLA Rm 13, 9b-14
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, qualsiasi altro comandamento si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità. E questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non lasciatevi prendere dai desideri della carne.

VANGELO Mt 12, 1-8
Lettura del vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

DOPO IL VANGELO
Voglio amarti, Signore, mia forza,
voglio amarti, Signore.
Mio sostegno, mio rifugio,
mia liberazione è il Signore.

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Guardaci, Signore Gesù,
aiutaci a riconoscere i nostri errori
e a ottenere il perdono dei peccati.
Le lacrime lavino le colpe che le parole non osano dire.

ALLA COMUNIONE
Dice il Signore: «Non smetterò di far grazia al mio popolo.
Infonderò nel loro cuore il mio timore
perché non si allontanino da me.
Se i tuoi figli custodiranno il mio patto,
la mia testimonianza che insegnerò loro,
porrò in essi la mia compiacenza, colmandoli di grazia».

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Messa vigiliare della II domenica di quaresima

Lettura vigiliare Mc 9, 2b-10
✠ Lettura del vangelo secondo Marco

In quel tempo. Il Signore Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia».
Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Seguono le letture della Messa domenicale