È già stata ampiamente diffusa la nuova Offerta formativa 2019/2020 del Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra (PIAMS): una serie di proposte progettate per venire in-contro alle esigenze di formazione tanto dei professionisti quanto degli amatori e delle realtà pastorali di base.
Lo scorso 13 dicembre, nel corso della visita al PIAMS, il Gran Cancelliere mons. Delpini, dopo aver confermato l’attività dell’Istituto, aveva espresso il desiderio che «questo Istituto preservasse il suo alto grado di qualità, senza scendere a compromessi», aggiungendo: «Bisognerà vedere come questa possibilità di formazione qualificata e questa eccellenza di competenze possano essere significative per la comunità diocesana; come si possa suscitare nelle comuni-tà il desiderio di qualificare i propri organisti e i propri direttori di coro».
L’arcivescovo, nella recente lettera pastorale La situazione è occasione ha proseguito e approfondito la riflessione, dicendo: «Ritengo […] che si debba pro-muovere un rinnovato impegno di cura per il canto nelle celebrazioni: tutti devono essere incoraggiati, invitati, educati a cantare; i cori devono coordinarsi con l’assemblea ed essere valorizzati per quello che di specifico possono offrire a servizio della celebrazione e della preghiera», richiedendo fra l’altro l’attivazione di «proposte formative incisive, rispettose delle tradizioni locali che meritino di essere continuate, per una migliore qualità del canto liturgico e per una partecipazione più abituale della gente» (p. 96).
Sin dalle origini, l’attività del PIAMS è stata rivolta alla formazione sia dei musicisti professionisti (strumentisti e compositori) sia delle corali parrocchiali diocesane. Già da tempo, tuttavia, l’Offerta formativa si è sviluppata in modo da rispondere con pertinenza e ricchezza alle esigenze di chi vuol fare della musica – specie della musica sacra – la propria professione, come alle esigenze pastorali della musica liturgica articolandosi in 3 aree strategiche: Formazione di base, Formazione accademica e professionale, Formazione pastorale e permanente.
È soprattutto nel primo e nel terzo ambito che le indicazioni della Lettera pastorale trovano diretto ed esplicito riscontro: si va dalla Propedeutica musicale (per adulti, bambini e giovani) ai corsi del ciclo «Bravissimo» (fra gli altri, Dizione, Formazione vocale, Canto ambrosiano, organo, Pianoforte e Chitarra) agli incontri di formazione per lettori, musici e cantori, attivati on site su richiesta delle parrocchie o dai decanati, e ai programmi per la Qualificazione degli organisti liturgici (QOL).
Sempre al contesto educativo e pastorale fanno riferimento le iniziative aperte alle scuole e alle comunità parrocchiali, dedicate alla scoperta degli organi a canne («La voce degli antichi maestri») e agli strumenti nella celebrazione liturgica («Alla corte del re»).
Alle esigenze della professione musicale nelle sue diverse dimensioni (studio e ricerca, performance, creazione) guardano invece i Corsi accademici (aree di Musicologia, Tecnologia, Vocalità antica e moderna, Organo e Composizione), i Master accademici (oltre alle Masterclasses, i cicli di Alta formazione in Organo e Direzione di coro, Canto ambrosiano, Organaria e, da quest’anno, Vocalità sacra) e i Corsi strutturati o professionalizzanti (Canto ambrosiano e gregoriano, Vocalità, Pianoforte e Organo, Chitarra e Direzione di coro).
All’ambito della specializzazione professionale guardano inoltre alcuni dei corsi liberi, che mettono a disposizione degli utenti competenze che integrano la tradizionale formazione artistico-musicale: si pensi ai corsi di Informatica musicale, di Organizzazione e gestione degli eventi culturali, di Tecniche di consapevolezza ed espressione corporea, ma an-che a quelli di Semiografia polifonica del Rinascimento o di Liuto, oppure a quelli legati al 250° anniversario di Beethoven e al 500° anniversario di Leonardo.
A un più vasto ambito di professionisti si rivolgono inoltre i Corsi brevi di Tutela dei Beni culturali e di Beni culturali ecclesiastici, attivati in accordo con il Ministero dei Beni culturali e con il patrocinio degli ordini professionali di architetti, geometri e ingegneri, e le Giornate di studio sul rapporto Musica e medicina – quest’anno dedicato alla voce, in collaborazione con l’ASST Fatebenefratelli Sacco –, oppure ancora il percorso formativo FIT, per l’acquisizione dei 24 crediti necessari per la partecipazione ai concorsi a cattedra dei docenti, attivato in base all’accreditamento del PIAMS presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Nell’ambito della Formazione permanente trovano posto altresì i corsi di lingue straniere, nati anche a supporto delle necessità della Facoltà teologica milanese e dell’annesso Istituto di Scienze religiose, proposti sia in versione annuale sia in versione «compatta» estiva. A supporto delle esigenze formative degli studenti universitari sta anche la convenzione con la Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica, in base alla quale gli studenti iscritti al Corso di laurea triennale in Scienze dei beni culturali e al Corso di laurea magistrale in Archeologia e Storia dell’arte potranno frequentare corsi attivati dal PIAMS, con il relativo riconosci-mento degli esami sostenuti e dei Crediti formativi.
Le iscrizioni si concludono sabato 28 settembre 2019.
Il PIAMS ha sede in C.so Garibaldi, 116. La sede è comodamente raggiungibile con le linee metropolitane, automobilistiche o tramviarie urbane, oppure tramite il Servizio ferrovia-rio regionale della Lombardia e le linee Suburbane.
Per informazioni e richieste contattare la Segreteria didattica (+39 02.89406400 – email: segreteria@unipiams.org).