A trecento anni dalla morte di San Giovanni Battista de La Salle, proclamato patrono degli educatori nel 1950 da Pio XII, i Fratelli delle Scuole cristiane – congregazione da lui fondata – presenti a Milano si danno appuntamento venerdì 20 settembre alle 11 in Duomo, per la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo. Nel complesso della Famiglia Lasalliana ci saranno anche studenti, docenti e dirigenti dell’Istituto Gonzaga, per i quali la Messa, oltre a ricordare il terzo centenario della morte del fondatore, varrà anche quale avvio spirituale del nuovo anno scolastico, pochi giorni dopo il suono della prima campanella.
Presente a Milano con il Gonzaga fin dal 1906 e poi con l’Istituto San Giuseppe La Salle in zona Crescenzago, la congregazione insieme a tutta la Famiglia Lasalliana – docenti, genitori e laici che si consacrano nel particolare impegno all’educazione – prosegue l’opera del suo fondatore, che già alla fine del Seicento in Francia capì di dover curare i metodi e la formazione degli insegnanti per favorire l’educazione dei giovani, a cui scelse di dedicarsi totalmente.
Un’attenzione alla qualità dell’insegnamento che caratterizza anche oggi il lavoro educativo nelle scuole lasalliane: Luca Pennacchi, responsabile delle relazioni esterne del Gonzaga, segnala tra gli elementi innovativi l’utilizzo di lavagne digitali interattive così come il percorso Cambridge, che prevede alcune materie in inglese fin dalla scuola media. Non si punta naturalmente solo alla formazione disciplinare, ma anche a favorire la crescita umana e spirituale dei ragazzi, a partire dall’esempio trasmesso loro dagli insegnanti: «Per gli studenti l’insegnante non è solo qualcuno che sta “dall’altra parte”; in tutto il tempo che trascorre con i ragazzi, contribuisce alla loro formazione attraverso il suo comportamento», sottolinea Pennacchi.
Nella celebrazione eucaristica di venerdì 20 la Famiglia delle scuole lasalliane (a partecipare saranno probabilmente oltre mille tra studenti e docenti, dalle elementari fino al liceo) rinnoverà dunque l’impegno, in uno slancio educativo che vede anche gli stessi ragazzi protagonisti verso i più piccoli: molti studenti del Gonzaga, infatti, si dedicano al doposcuola per i bambini della zona della Stazione Centrale.