Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
Link: https://www.chiesadimilano.it/?p=2832870
Share

Visitazione della B.V. Maria

Festa del Signore

31 Maggio 2025

ALL’INGRESSO  
Elisabetta dice a Maria: «Perché a me sei venuta,
Madre del mio Signore?
Se l’avessi saputo, sarei uscita a te incontro.
Tu porti in grembo il Re dell’universo, io solamente un profeta;
tu colui che dà la legge, io colui che la osserva;
tu la Parola che salva,
io la voce che ne proclama l’avvento». Alleluia.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di grazia hai ispirato alla beata Vergine Maria, divenuta madre del Redentore, di visitare santa Elisabetta, donaci di essere docili all’azione del tuo Spirito e di magnificare con Maria il tuo santo nome.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA Ct 2, 8-14
Lettura del Cantico dei Cantici

Una voce! L’amato mio! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. L’amato mio somiglia a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia dalle inferriate. Ora l’amato mio prende a dirmi: «Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! Perché, ecco, l’inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico sta maturando i primi frutti e le viti in fiore spandono profumo. Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è incantevole».

SALMO Sal 44 (45)

La tua visita, Signore, ci colma di gioia.

Liete parole mi sgorgano dal cuore:
io proclamo al re il mio poema,
la mia lingua è come stilo di scriba veloce. R

O prode, avanza trionfante,
cavalca per la causa della verità,
della mitezza e della giustizia. R

Entra la figlia del re: è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito.
È condotta al re in broccati preziosi;
dietro a lei le vergini, sue compagne,
a te sono presentate in gioia ed esultanza. R

Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai prìncipi di tutta la terra.
Il tuo nome voglio far ricordare per tutte le generazioni;
così i popoli ti loderanno in eterno, per sempre. R

EPISTOLA Rm 8, 3-13
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, ciò che era impossibile alla Legge, resa impotente a causa della carne, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito. Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe. Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.

VANGELO Lc 1, 39-56
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

DOPO IL VANGELO  
Beata colei che ha creduto
nell’adempimento della parola del Signore.
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore». Alleluia.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Verbo eterno di Dio, che hai scelto per tua dimora il grembo verginale di Maria, donaci di contemplare il mistero della sua visitazione e di seguire l’esempio della sua carità operosa, o Figlio di Dio e nostro fratello, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

SUI DONI
O Dio onnipotente, che hai gradito la carità sollecita di Maria, madre del tuo unico Figlio, accetta i doni che ti offriamo e trasformali in sacrificio di salvezza.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta renderti grazie, o Dio di misericordia infinita. Il profetico saluto di Elisabetta, dettato dallo Spirito Santo, manifesta la grandezza di Maria. Giustamente fu detta beata per aver creduto alla parola di salvezza; e nel gesto di carità la madre del Precursore la riconobbe come Madre di Dio.
Noi ora ci uniamo esultanti al cantico della Vergine, magnificando umilmente il tuo nome con le schiere degli angeli e dei santi, nell’inno della lode perenne: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
«Io sono in mezzo a Israele – dice il Signore –,
sono il vostro Dio, e non ce ne sono altri;
il mio popolo non sarà più umiliato». Alleluia.

ALLA COMUNIONE
Tutte le generazioni mi chiameranno beata
Perché grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente,
e santo è il suo nome. Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE
Con il cuore e la voce di Maria ti magnifichi, o Dio, la tua Chiesa perché hai preparato grandi cose a coloro che credono alla tua parola; e come Giovanni sentì la presenza nascosta di Cristo tuo Figlio, così il popolo esultante riconosca in questo sacramento il suo Redentore e Signore.
Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

————————————————————————————————————————————————————-

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA della Domenica dopo l’Ascensione • VII di Pasqua

VANGELO DELLA RISURREZIONE Gv 20, 1-8
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

ORAZIONE
Padre onnipotente, che hai redento l’uomo caduto schiavo della morte e l’hai risollevato a vita nuova con la morte e la risurrezione del Figlio tuo, rendici ogni giorno più conformi a lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Seguono le letture della liturgia domenicale