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Giovedì della II settimana di Pasqua

Memoria di san Giuseppe lavoratore

1 Maggio 2025

ALL’INGRESSO  
Fate tutto per il Signore e non per gli uomini,
sapendo che riceverete come ricompensa
l’eredità eterna.
Cristo è il padrone che dovete servire. Alleluia.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che nella tua provvidenza hai chiamato l’uomo a cooperare al disegno della creazione, fa’ che sull’esempio di san Giuseppe siamo fedeli alle responsabilità che ci affidi e riceviamo la ricompensa che ci prometti.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA At 4, 32-37
Lettura degli Atti degli Apostoli

In quei giorni. La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno. Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa «figlio dell’esortazione», un levita originario di Cipro, padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli.

SALMO Sal 92 (93)

Regna il Signore, glorioso in mezzo a noi.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza.
È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre,
dall’eternità tu sei. R

Alzarono i fiumi, Signore,
alzarono i fiumi la loro voce,
alzarono i fiumi il loro fragore.
Più del fragore di acque impetuose,
più potente dei flutti del mare,
potente nell’alto è il Signore. R

Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore. R

VANGELO Gv 3, 7b-15
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Nicodèmo: «Dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro d’Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

Letture proprie della memoria

LETTURA Gen 1, 26 – 2, 3
Lettura del libro della Genesi

In quei giorni. Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.

SALMO Sal 89 (90)

Benedici, Signore, l’opera delle nostre mani.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio. R

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte. R

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi! R

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli. R

EPISTOLA Col 3, 12-15. 17. 23-24
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi

Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre. Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo!

VANGELO Mt 13, 54-58
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

DOPO IL VANGELO  
Dio diede ai santi la ricompensa del loro lavoro,
li guidò per una strada meravigliosa,
divenne per loro riparo di giorno
e luce di stelle nella notte. Alleluia.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio onnipotente, a noi che sulla terra imitiamo la laboriosità di san Giuseppe dona con il suo aiuto di conseguirne il premio celeste.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
Ti presentiamo, o Padre, i frutti del nostro lavoro; per l’intercessione di san Giuseppe fa’ che la nostra offerta diventi pegno di unità e di pace.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel tuo provvido amore hai scelto san Giuseppe perché custodisse il tuo Figlio fatto uomo, circondandolo di affetto paterno, e a noi offrisse l’esempio di un’esistenza laboriosa. Pur discendendo dalla stirpe regale di Davide, si guadagnò il pane con il sudore della fronte. Nobilitò l’umana fatica sorretto e allietato dalla convivenza di Gesù e di Maria; esercitando la sua arte con impegno e virtù mirabile, divenne maestro di lavoro a Cristo Signore che non disdegnò di essere detto figlio del carpentiere.
Con il tuo servo di cui oggi facciamo gioiosa memoria, associàti alla festa di tutte le schiere degli angeli e dei santi, esultando cantiamo la tua gloria: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Signore Dio, tu sei Dio,
e le tue parole sono verità:
tu hai promesso i tuoi favori al tuo servo.
Dégnati di benedire la sua casa
perché sussista sempre dinanzi a te. Alleluia.

ALLA COMUNIONE  
Padre, che nutri gli uccelli dell’aria
e vesti i fiori del campo,
dona a tutti gli uomini il cibo quotidiano
e il pane della vita eterna. Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE
Dio vivo e vero, che ci hai accolto alla tua mensa, donaci, sull’esempio di san Giuseppe, di rendere testimonianza nella nostra vita al tuo amore di Padre e di godere sempre il dono della vera pace.
Per Cristo nostro Signore. Amen