«Il prossimo 5 ottobre terrò un Concistoro per la nomina di 10 nuovi cardinali. La loro provenienza esprime la vocazione missionaria della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra»: lo ha annunciato papa Francesco al termine dell’Angelus di domenica 1 settembre.
Ecco i Cardinali eletti.
Monsignor Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso dallo scorso 25 maggio: nato a Sevilla (Spagna), il 17 giugno 1952, è comboniano ed è stato missionario in Egitto e Sudan fino al 2002. Dal 1989 è stato professore di islamologia prima a Khartoum, poi al Cairo e, quindi al Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica, dove ha in seguito ricoperto fino al 2012 l’ufficio di preside.
Monsignor José Tolentino Calaça de Mendonça, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa dal giugno 2018. È portoghese, di Madeira, dove è nato il 15 dicembre 1965.
Monsignor Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo di Jakarta e presidente della Conferenza episcopale dell’Indonesia. Di origine giavanese, del clero di Semarang, è nato il 9 luglio 1950 a Sedayn. Dal 2 gennaio 2006 è anche Ordinario Militare in Indonesia. È il primo arcivescovo di Jakarta proveniente del clero diocesano.
Monsignor Juan de la Caridad García Rodríguez, arcivescovo di San Cristóbal de la Habana, nato a Camagüey l’11 luglio 1948.
Monsignor Fridolin Ambongo Besungu, frate cappuccino arcivescovo di Kinshasa. È nato il 24 gennaio 1960 a Boto. Eletto vescovo di Bokungu-Ikela, ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 6 marzo 2005. Dal giugno 2016 è vicepresidente della Conferenza episcopale del Congo.
Monsignor Jean-Claude Höllerich, gesuita, arcivescovo di Lussemburgo. È nato il 9 agosto 1958 a Differdange, nel granducato del Lussemburgo. L’8 marzo 2018 è stato eletto presidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità europea.
Monsignor Alvaro L. Ramazzini Imeri, vescovo di Huehuetenamgo. È nato a Ciudad de Guatemala, il 16 luglio 1947. Il 15 dicembre 1988 è stato nominato vescovo di San Marcos e ha ricevuto la consacrazione episcopale a Roma da san Giovanni Paolo II, il 6 gennaio 1989. Ha ricoperto molti incarichi nella Conferenza episcopale di Guatemala, della quale è stato presidente dal 2006 al 2008. Attualmente presiede la Commissione per le Comunicazioni sociali e la Commissione per la Pastorale penitenziaria. Ha partecipato all’Assemblea del Celam in Aparecida nel 2007 e all’Assemblea speciale per l’America del Sinodo dei vescovi nel 1997.
Monsignor Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna dal 2015. È nato a Roma l’11 ottobre 1955. Dal 2000 al 2012 è stato assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio. Nominato vescovo titolare di Villanova e ausiliare di Roma il 31 gennaio 2012, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 14 aprile dello stesso anno.
Monsignor Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat dal dicembre 2017. È nato il 19 maggio 1952 a Vélez-Rubio, diocesi di Almeria (Spagna). È entrato nella famiglia salesiana nel 1964. È stato provinciale della Provincia Salesiana di Bolivia; dal 2014 provinciale della Provincia Salesiana di María Auxiliadora, in Spagna.
Padre Michael Czerny, sottosegretario della Sezione Migranti del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. È nato nell’allora Cecoslovacchia, nel 1946, e ha fatto il suo ingresso nella Compagnia di Gesù, nel 1963. Nel 2009, Papa Benedetto XVI lo ha nominato adiutor (esperto) al Sinodo dei vescovi per l’Africa. Dal 2010 è consulente presso il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Nell’ottobre 2018 è stato membro del Sinodo dei giovani.
Papa Francesco ha annunciato anche che ai dieci Cardinali eletti unirà ai membri del Collegio cardinalizio due arcivescovi e un vescovo che «si sono distinti per il loro servizio alla Chiesa». Si tratta di altri tre porporati che non saranno cardinali elettori, avendo superato gli 80 anni di età. Sono monsignor Michael Louis Fitzgerald, arcivescovo emerito di Nepte (Tunisia); monsignor Sigitas Tamkevičius, arcivescovo emerito di Kaunas (Lituania) e monsignor Eugenio Dal Corso, vescovo emerito di Benguela (Angola).