Gn 21, 22-34; Sal 118 (119), 73-80; Pv 10, 18-21; Mt 6, 19-24
Per questo quel luogo si chiamò Bersabea, perché là fecero giuramento tutti e due. E dopo che ebbero concluso l’alleanza a Bersabea, Abimèlec si alzò con Picol, capo del suo esercito, e ritornarono nel territorio dei Filistei. Abramo piantò un tamerisco a Bersabea, e lì invocò il nome del Signore, Dio dell’eternità. E visse come forestiero nel territorio dei Filistei per molto tempo. (Gn 21, 31-34)
Abramo conclude un’alleanza con Abimelec. Quello che poteva diventare oggetto di scontro, ovvero il possesso di un pozzo, si trasforma in occasione di alleanza – la storia della salvezza procede anche così, rendendo ogni momento della storia un’occasione di trasformazione, un’opportunità per realizzare nel tempo il progetto di Dio.
Anche il cammino di quaresima può essere vissuto con lo stesso stile, quello di chi è in grado di vivere la realtà al punto tale da saperla trasformare perché si realizzi il regno di Dio.
Preghiamo
Le tue mani mi hanno fatto e plasmato:
fammi capire e imparerò i tuoi comandi.
Quelli che ti temono al vedermi avranno gioia,
perché spero nella tua parola.
dal Salmo 118 (119)