

In occasione dell’anniversario del Concilio di Nicea del 325, il Museo diocesano «Carlo Maria Martini» di Milano propone un percorso nel quale sono state identificate alcune opere che illustrano gli articoli del Credo. Ogni opera del percorso – dall’«Annunciazione» di Peterzano al Salvator Mundi di Lanino, da «Cristo e l’adultera» del Tintoretto alla «Crocifissione» di Anovelo da Imbonate – viene accompagnata da un testo che ne approfondisce le tematiche storico-artistiche, nonché il riferimento all’articolo del Credo.
«Il frutto più importante del Concilio di Nicea – spiega monsignor Marco Navoni, prefetto della Biblioteca Ambrosiana – fu la formulazione del Simbolo (il Credo), cioè un testo che esprimesse in maniera sintetica, ma molto precisa e senza possibilità di ambigue forme di sottintendimento, la retta fede professata dalla Chiesa nella Trinità: in particolare il Credo di Nicea riconosce nel Signore Gesù Cristo il Figlio di Dio, Dio vero da Dio vero, Luce da Luce, “consustanziale” al Padre (nel testo greco omoousios), cioè «della stessa sostanza» di Dio Padre (esattamente ciò che l’eresia ariana negava)».
Per ulteriori informazioni, orari e visite consultare il sito: www.chiostrisanteustorgio.it.