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Speciale

SOUL 2025 punta sulla fiducia

Sirio 10 - 16 marzo 2025
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Milano

SOUL, seconda edizione: «Fiducia, la trama del noi»

Il Festival di Spiritualità promosso da Università Cattolica e Diocesi di Milano torna dal 19 al 23 marzo con oltre 60 appuntamenti diffusi in città e circa 90 protagonisti d’eccezione. Aprono David Grossman in Cattolica e Luigi Lo Cascio al Teatro Franco Parenti

28 Febbraio 2025
Un momento della conferenza stampa svoltasi a Palazzo Marino

«Fiducia, la trama del noi» è il tema al centro della seconda edizione di SOUL Festival di Spiritualità, l’appuntamento promosso da Università Cattolica del Sacro Cuore e Arcidiocesi di Milano, con il patrocinio del Comune di Milano, che torna dal 19 al 23 marzo 2025 in luoghi significativi della città. Dalla letteratura alla scienza, dall’economia alla filosofia, abbracciando le tradizioni religiose e spirituali, le arti visive e il teatro, il Festival presenta una lettura transdisciplinare della fiducia attraverso lo sguardo di circa 90 protagonisti fra scrittori, teologi, filosofi, giornalisti, scienziati, musicisti e intellettuali, esplorandone le molteplici declinazioni e sfaccettature (vedi qui il programma).

Sosta e ascolto

Con un palinsesto di oltre 60 momenti – interamente ideato dal comitato curatoriale composto da don Luca Bressan, Armando Buonaiuto, Valeria Cantoni Mamiani, Aurelio Mottola – fra lezioni e dialoghi, spettacoli e concerti, performance, pratiche di fiducia attraverso canto, corpo e danza, laboratori esperienziali e attività per le scuole, il Festival si propone come occasione di sosta e ascolto, per trovare una dimensione più profonda dell’essere insieme e suggerire altri ritmi e itinerari del pensiero, rispondendo a un bisogno autentico di spiritualità e di ricerca interiore.

Il logo di Soul

Sala: «Voglia di condividere»

«L’apprezzamento con cui il pubblico ha accolto SOUL lo scorso anno e questa seconda edizione dimostrano che i milanesi e le milanesi non solo sentono il bisogno di connettersi con la propria dimensione profonda, ma desiderano anche condividere il proprio vissuto interiore con gli altri – commenta il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Ringrazio l’Arcidiocesi di Milano, l’Università Cattolica e i curatori della rassegna per aver colto questo bisogno di spiritualità e per averlo tradotto in un Festival che, attraverso i tanti spazi di cultura di Milano in cui si articola, si propone come luogo di dialogo e confronto sereno su temi così intimi e sentiti».

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Delpini: «Milano ha sede di spiritualità»

«Sono contento che SOUL conosca una seconda edizione, a dimostrazione che Milano ha davvero sete di spiritualità – dichiara l’Arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini -. La partecipazione conosciuta lo scorso anno, numerosa e di qualità, è segno di un’attesa e di una ricerca di senso, e di Dio, che è ancora molto presente nel quotidiano della vita milanese. Aver messo a tema la fiducia, con la sua declinazione molto efficace, intorno al tema del noi, ovvero dei legami, mi sembra una scelta azzeccata e capace di rispondere alle urgenze del nostro tempo, che vede sempre più infragilirsi la coesione sociale, la voglia e la capacità di riconoscersi fratelli, di sentirsi legati da un medesimo destino, dentro la stessa avventura».

L’intervento dell’Arcivescovo

Beccalli: «La fiducia produce il bene comune»

«Nell’attuale contesto sociale colgo un paradosso: imprese e istituzioni, nonostante continuino ad aumentare il loro impegno sui temi della responsabilità sociale, registrano bassi livelli di fiducia da parte delle cittadine e dei cittadini – afferma Elena Beccalli, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore -. Per questo motivo, trovo particolarmente significativo che il tema scelto sia quello della fiducia, un bene relazionale sempre più scarso nella nostra società, nonostante sia alla radice della qualità stessa dei rapporti umani e alla base del nostro vivere quotidiano, dalla politica all’economia, dalla scuola alla sanità. Una scarsità che ci deve scuotere, non tanto a fare di più, quanto piuttosto a concentrarsi sul fare le cose giuste, come sostiene l’economista della Harvard Business School esperto di etica Nien-hê Hsieh. Questo Festival, dunque, rappresenta un’occasione preziosa per riflettere su un tema cruciale, nella consapevolezza che solo se generiamo fiducia “produciamo” realmente bene comune».

L’intervento di Elena Beccalli

L’individualismo nega il futuro

La seconda edizione di SOUL esplora la vita come atto di fiducia: nel giorno che verrà, nelle relazioni di oggi e di domani, nell’essere al mondo non semplicemente tra gli altri, ma con gli altri, perché la mancanza di fiducia prosciuga il presente, e non c’è futuro che possa crescere sul terreno arido dell’individualismo. Praticare la fiducia, anche quando la parola suona compromessa, significa dunque credere che una trama ci sorregga, e che questa trama sia fatta delle nostre intese, di aperture senza garanzie, dell’aspettativa che uomini e donne agiscano non per il male, ma per il bene.

Apertura e chiusura

Mercoledì 19 marzo alle 18 apre il festival l’incontro “La fiducia fragile” con David Grossman in conversazione con Alessandro Zaccuri presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, alla presenza del Magnifico Rettore Prof. Elena Beccalli, evento inaugurale in cui il celebre autore torna a interrogarsi e a interrogarci sulla necessità della fiducia in un tempo segnato da conflitti che ci appaiono insanabili. Segue alle ore 21.30 il reading di Luigi Lo Cascio al Teatro Franco Parenti dedicato al capolavoro di Cormac McCarthy, La strada, accompagnato dalle sonorizzazioni di G.U.P. Alcaro.

Chiude la manifestazione domenica 23 alle 21 presso la Basilica di San Nazaro in Brolo il reading a tre voci “Se qualcuno è molto piccolo, venga a me” tratto dall’autobiografia di Santa Teresa di Lisieux con l’attrice Simonetta Solder e Valeria Cantoni Mamiani, co-curatrice di SOUL Festival, e con il suono del violoncello di Issei Watanabe.

L’intervento di monsignor Luca Bressan, tra i curatori dell’evento

La novità Young

Tanti gli appuntamenti a cui il pubblico potrà prendere parte, come le cene monastiche al Refettorio Ambrosiano, la meditazione all’alba sulle Terrazze del Duomo, gli esercizi spirituali mattutini sulle merlate del Castello Sforzesco con il funambolo Andrea Loreni, un ciclo di incontri dedicato ai Maestri di fiducia nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie accompagnati da musica tradizionale indiana per tabla e voce, il reading di Lino Guanciale, ispirato alla storia di John Law, al Piccolo Teatro Grassi.

Novità di quest’anno è la rassegna SOUL Young, ideata e curata da giovani under 30, che si terrà sabato 22 marzo con un workshop e un gruppo di dialogo realizzati in collaborazione con Spazio Noce, e una speciale serata per esplorare la fiducia attraverso la stand-up comedy.

I luoghi

A ospitare gli appuntamenti di SOUL Festival di Spiritualità si confermano importanti luoghi e istituzioni culturali, artistiche, educative, sociali, laiche e religiose della città, a partire dai partner culturali del Festival: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Memoriale della Shoah di Milano, Philo – Pratiche Filosofiche, Piccolo Teatro di Milano, Triennale Milano, con le novità di Accademia di Brera, Frigoriferi Milanesi, Teatro Franco Parenti e Carcere di San Vittore.

Partecipano inoltre Basilica di San Nazaro in Brolo, Basilica di San Simpliciano, Castello Sforzesco, Duomo di Milano, Museo Diocesano di Milano, Sagrestia di Santa Maria delle Grazie e altri.

Le partnership

SOUL Festival di Spiritualità è possibile grazie ai main partner Intesa Sanpaolo e Humanitas University, ai partner Edison e CFMT – Centro di Formazione Management del Terziario e al contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Rocca, con la media partnership di Rai Cultura e Avvenire. Si ringraziano Fondazione Amplifon e Comieco.

Programma e prenotazioni: www.soulfestival.it

 

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Appello
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Soul Festival 2025 cerca volontari

Dal 19 al 23 marzo a Milano la seconda edizione dell’evento dedicato ai temi della spiritualità. In corso la ricerca di persone disponibili a collaborare nell’arco delle giornate

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