Un cammino per conoscere sette tesori nascosti in piena vista a Milano: sono le abbazie di Monluè, Chiaravalle, Viboldone, Mirasole, Morimondo, Santa Maria in Calvenzano e San Pietro in Gessate. Un percorso ad anello che dal cuore della città si dipana in sei tappe, accessibili anche alle persone a mobilità ridotta.
Da oggi questo viaggio non è solo fisico, ma alla portata di ogni cellulare, grazie al podcast La Strada delle Abbazie. Realizzato da Intreccimedia per Insieme nelle Terre di mezzo, con il contributo della Regione Lombardia, è condotto e ideato da Dario Paladini.
Il podcast racconta la storia ma anche l’attualità di questi luoghi di fede, accoglienza e cultura attraverso la voce di chi li abita e li rende vivi. Scopriamo così anche un volto di Milano che non ci aspetteremmo: laborioso e allo stesso tempo contemplativo, immerso in una campagna caratterizzata da marcite, cascine e navigli.
Tra le persone intervistate, don Massimo Pavanello, responsabile del Servizio per la pastorale del turismo e dei pellegrinaggi della Diocesi di Milano, e padre Stefano Zanolini, abate di Chiaravalle.
La visita alle abbazie può diventare un’occasione per partecipare con la preghiera e la riflessione all’anno Giubilare. «C’è una linea di continuità nella storia di queste abbazie – racconta don Pavanello nel podcast -. All’epoca i monaci arrivavano e trasformavano i terreni, li bonificavano, a servizio del bene comune. Oggi assolvono più o meno allo stesso lo stesso ruolo, perché hanno sia attività di accoglienza per i pellegrini, sia anche più strutturata per persone con fatiche della vita».
Idealmente il cammino parte dal cuore di Milano, il Duomo. E c’è un legame profondo e secolare tra la città e le sue abbazie che perdura ancora oggi. Nei secoli le comunità religiose delle abbazie hanno bonificato e reso ricca la campagna intorno alla città. Nelle abbazie e nei suoi conventi i milanesi hanno trovato e trovano tutt’ora luoghi di raccoglimento, silenzio e di accoglienza. Allora come oggi, infatti, ogni abbazia offre appuntamenti culturali, artistici, religiosi e in alcuni casi anche un’accoglienza alle persone in difficoltà.