Torna la Settimana dell’educazione, che la Diocesi ambrosiana colloca tradizionalmente tra il 21 gennaio, festa di Sant’Agnese, e il 31 di gennaio, festa di San Giovanni Bosco. «Due santi – fa notare don Stefano Guidi, direttore della Fom – strettamente legati all’oratorio: don Bosco ne è stato l’inventore, Sant’Agnese “patrona” di quelli che una volta erano gli oratori femminili ambrosiani».
Cosa succede in questa Settimana?
Chiediamo a tutti gli oratori di lavorare al proprio interno sulla dimensione della formazione degli educatori. Formazione anche e soprattutto spirituale e non soltanto pedagogica. Ma direi anche formazione comunitaria: vorremmo cioè aiutare gli educatori, se così si può dire, a crescere nel “gioco di squadra”.
Quale sarà il tema conduttore?
Proprio per non fare della formazione generica, lavoreremo su un obiettivo preciso, la preparazione dell’Assemblea degli oratori, in programma il 22 febbraio, che verterà sul tema «Oratorio e fede», tema-guida anche dell’anno oratoriano. Crediamo che quello della fede di adolescenti e giovani, in relazione alla proposta oratoriana, sia un argomento importante, che chiede una riflessione profonda.
L’idea di un tempo di riflessione si sposa bene con la richiesta dell’Arcivescovo di dedicare il mese di gennaio ad attività pastorali più “distese”…
Assolutamente sì. La Settimana dell’educazione all’inizio dell’anno è ormai una tradizione per la Diocesi, ma quest’anno va a incontrare la proposta dell’Arcivescovo di vivere un “gennaio sabbatico”, non nel senso dell’ozio e della pigrizia, naturalmente, ma come occasione per dare spazio alla dimensione spirituale, umana, comunitaria e sociale. Nella Settimana dell’educazione c’è tutto questo.
C’è un’altra coincidenza, l’inizio del Giubileo. Quale la relazione tra questa esperienza di Chiesa e la riflessione degli oratori?
La Settimana culminerà nella Messa degli oratori, venerdì 31 gennaio. Quest’anno la celebreremo nelle Basiliche minori romane e in alcune chiese giubilari della diocesi di Milano. Sarà un vero e proprio Giubileo degli oratori. Ma il tema giubilare sarà protagonista tutto l’anno. Un’occasione è già prossima: ci prepariamo a partecipare ad aprile al Giubileo degli adolescenti, che vedrà anche la canonizzazione del “nostro” Carlo Acutis. Sono già migliaia i ragazzi iscritti.
Oltre alla Messa degli Oratori, ci saranno altre occasioni diocesane durante la Settimana dell’educazione?
No, niente di particolare. Volutamente la Settimana dell’educazione è pensata come un momento di lavoro interno, per cui ogni oratorio costruisce un proprio programma. La Fom ha comunque predisposto materiali disponibili online. Tra questi, il gioco che abbiamo chiamato «Porta del RI», una vera e propria porta da aprire durante una «Giornata del RI», un evento da organizzare in oratorio per permetterà di cogliere, attraverso un richiamo visivo, i significati profondi insiti nel l’immagine simbolo del Giubileo, cioè l’attraversamento della porta.