Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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VI Domenica dopo l’Epifania

16 Febbraio 2025

ALL’INGRESSO
«Io sono la salvezza del popolo – dice il Signore –;
per qualunque tribolazione mi invocheranno,
li esaudirò e sarò per sempre il loro Dio».

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio onnipotente, guida la nostra vita nell’obbedienza al tuo volere e dona di arricchire la propria esistenza con opere di giustizia a chi cerca di operare nel nome del Signore Gesù, il Figlio unico da te amato.
Per lui che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA Is 56, 1-8
Lettura del profeta Isaia

In quei giorni. Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi». Beato l’uomo che così agisce e il figlio dell’uomo che a questo si attiene, che osserva il sabato senza profanarlo, che preserva la sua mano da ogni male. Non dica lo straniero che ha aderito al Signore: «Certo, mi escluderà il Signore dal suo popolo!». Non dica l’eunuco: «Ecco, io sono un albero secco!». Poiché così dice il Signore: «Agli eunuchi che osservano i miei sabati, preferiscono quello che a me piace e restano fermi nella mia alleanza, io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un monumento e un nome più prezioso che figli e figlie; darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato. Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli». Oracolo del Signore Dio, che raduna i dispersi d’Israele: «Io ne radunerò ancora altri, oltre quelli già radunati».

SALMO Sal 66 (67)

Popoli tutti, lodate il Signore!

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
e lo temano tutti i confini della terra. R

EPISTOLA Rm 7, 14-25a
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, sappiamo che la Legge è spirituale, mentre io sono carnale, venduto come schiavo del peccato. Non riesco a capire ciò che faccio: infatti io faccio non quello che voglio, ma quello che detesto. Ora, se faccio quello che non voglio, riconosco che la Legge è buona; quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra. Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!

VANGELO Lc 17, 11-19
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Lungo il cammino verso Gerusalemme, il Signore Gesù attraversava la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

DOPO IL VANGELO  
Nel mio affanno invocai il Signore,
nell’angoscia gridai al mio Dio,
e ascoltò dal suo tempio la mia voce,
al suo orecchio pervenne il mio grido.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Accogli, o Padre, nella tua bontà infinita i desideri del tuo popolo in preghiera: aiutaci a conoscere le esigenze della tua legge di grazia e infondici la forza di attuarle nella nostra vita.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
Accogli, o Dio altissimo, le offerte che umilmente ti presentiamo; donaci la grazia di una dedizione piena e sincera e il conseguimento della vita eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta lodarti ed esaltarti, o Padre di immensa misericordia.
Cristo Signore nostro, mosso a pietà degli errori umani è voluto nascere dalla Vergine Maria; con la sua morte volontaria sulla croce ci ha liberato dalla morte eterna e con la sua risurrezione ci ha conquistato a una vita senza fine.
Riconoscenti e gioiosi per questo dono di grazia, ci uniamo concordi alle schiere degli angeli e dei santi che inneggiano alla tua gloria: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
Noi ti rendiamo grazie, o Dio;
invocando il tuo nome,
narriamo i tuoi prodigi.

ALLA COMUNIONE
«Convertitevi finché è tempo,
figli degli uomini – dice il Signore –.
E io scriverò i vostri nomi
nel libro del Padre mio che è nei cieli».

DOPO LA COMUNIONE
In virtù del sacrificio che abbiamo celebrato, purificaci, o Dio, da ogni contaminazione del cuore e donaci desideri giusti perché tu li possa sempre esaudire.
Per Cristo nostro Signore. Amen