ALL’INGRESSO
Questi discepoli fedeli di Cristo
sono giunti alla palma del martirio,
morendo per il Signore.
I santi nella fede conquistarono regni,
operarono la giustizia,
conseguirono i beni promessi.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che hai sostenuto santa Perpetua e santa Felicita con la forza invincibile della tua carità e le hai rese intrepide di fronte ai persecutori, concedi anche a noi di perseverare nella fede e di crescere nel tuo amore. Per Gesù Cristo, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA Sir 30, 2-11
Lettura del libro del Siracide
Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti. Chi istruisce il proprio figlio rende geloso il nemico e davanti agli amici si rallegra. Muore il padre? È come se non morisse, perché dopo di sé lascia uno che gli è simile. Durante la vita egli gioisce nel contemplarlo, in punto di morte non prova dolore. Per i nemici lascia un vendicatore, per gli amici uno che sa ricompensarli. Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite, a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto. Un cavallo non domato diventa caparbio, un figlio lasciato a se stesso diventa testardo. Vezzeggia il figlio ed egli ti riserverà delle sorprese, scherza con lui, ti procurerà dispiaceri. Non ridere con lui per non doverti rattristare, e non debba alla fine digrignare i denti. Non concedergli libertà in gioventù, non prendere alla leggera i suoi errori.
SALMO Sal 50 (51)
Signore, nel segreto del cuore m’insegni la sapienza.
Tu gradisci la sincerità nel mio intimo,
nel segreto del cuore mi insegni la sapienza.
Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro;
lavami e sarò più bianco della neve. R
Fammi sentire gioia e letizia:
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo. R
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno. R
VANGELO Mc 7, 1-13
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
In quel tempo. Si riunirono attorno al Signore Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è ‘korbàn’, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
DOPO IL VANGELO
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio,
e non le vincerà nessun tormento.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono oppressioni,
la loro speranza e piena di immortalità.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Donaci, o Dio, la gioia di vedere esaudite le nostre preghiere: rendici desiderosi e capaci di collaborare all’edificazione della tua Chiesa con la stessa costanza nella fede delle sante martiri Perpetua e Felicita che veneriamo e invochiamo nella memoria della loro gloriosa passione.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Ti presentiamo, o Padre, le nostre offerte nel solenne ricordo delle tue sante martiri Perpetua e Felicita che nessuna prova riuscì a separare dall’amore di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, e celebrare le meraviglie da te compiute nelle martiri Perpetua e Felicita.
Prima di fondare l’universo per la tua gloria eterna, tu le predestinasti a manifestare agli uomini il tuo amore che salva. Su queste tue sante effondesti in tale misura lo Spirito che superarono la fragilità della carne e affrontarono con serena fortezza la morte.
Uniti a queste tue serve beate e a tutte le creature felici del cielo, eleviamo a te, o Padre, unico Dio col Figlio e con lo Spirito Santo, l’inno della lode perenne: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Ecco i vincitori, gli amici di Dio,
che sprezzando i comandi dei tiranni
meritarono il premio eterno e ora,
coronati, ricevono la palma della vittoria.
Hanno lavato le loro vesti nel Sangue dell’Agnello
e lo seguono dovunque egli vada.
ALLA COMUNIONE
Rallegratevi, martiri di Cristo,
rallegratevi ed esultate
perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
DOPO LA COMUNIONE
O Padre, che ci nutri del pane di vita e ci unisci nell’unico corpo di Cristo, fa’ che sull’esempio delle tue martiri Perpetua e Felicita possiamo superare ogni prova e crescere nella fede e nella comunione d’amore con Gesù, tuo Figlio.
Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen