Onesimo (in greco significa “utile”) è il nome che Filemone aveva dato al suo giovane schiavo che però, dopo averlo derubato, non più “utile” ma “disutile”, era fuggito a Roma, dove si trovava prigioniero san Paolo (anni 61-63). Onesimo andò a cercare l’apostolo nell’alloggio che aveva affittato, e dove poteva ricevere liberamente visite, e qui ricevette il battesimo. Paolo avrebbe voluto trattenere presso di sé il giovane discepolo anche per avere il suo aiuto nelle piccole incombenze di ogni giorno, ma questi era ancora schiavo di Filemone, e così glielo rimandò, insieme a Tichico che partiva per l’Asia (Col 4,7 ss.).
Nella bellissima lettera che Paolo affidò ai due discepoli per Filemone, chiedeva all’amico di perdonare Onesimo, e gli suggeriva anche l’affrancamento dello schiavo (Fm 21). Secondo le Constitutiones Apostolicae, Paolo avrebbe consacrato Onesimo vescovo di Berea, in Macedonia. Onesimo sarebbe morto, secondo il Martirologio Romano, per lapidazione a Roma, e il suo corpo sarebbe stato poi portato nel luogo della sua ordinazione episcopale. Dalla Chiesa latina è festeggiato il 16 febbraio; da quella greca il 15 dello stesso mese.
Sant’Onesimo
VI Domenica dopo l'Epifania