Secondo era un giovane pagano della città di Asti. Sensibile alla nuova religione cristiana, che si diffondeva sempre più malgrado le repressioni, visitava in carcere i cristiani condannati. Qui incontrò san Calogero di Brescia che, illustrandogli il messaggio e la dottrina del Vangelo di Gesù, preparò la sua conversione. Con l’amico prefetto romano della città, Saprizio, una volta si recarono insieme a Tortona dove san Marciano attendeva il giudizio.
L’incontro, per Secondo, con questo cristiano fu ricco di insegnamenti e di chiari avvertimenti; ma fu a Milano che Secondo giunse alla fede incontrando i due santi fratelli Faustino e Giovita e fu proprio Faustino a somministrargli il battesimo con l’acqua che piovve da una nuvola (così dice la leggenda). Secondo, tornato a Tortona per seppellire il corpo di Marciano, fu scoperto dall’amico prefetto Saprizio, che dopo averlo sottoposto ad un interrogatorio, dove Secondo confessò la sua fede di cristiano, lo fece arrestare e lo condannò alla decapitazione, che fu eseguita il 30 marzo 119.
Nel Martirologio romano san Secondo è ricordato però il giorno precedente. La città di Asti lo venera come suo patrono e a lui ha dedicato la bella cattedrale.
San Secondo d’Asti, martire
Sabato della III settimana di Quaresima