Significato
Esistono diversi tipi di abuso: di potere, economici, di coscienza, sessuali. Si rende evidente il compito di sradicare le forme di esercizio dell’autorità su cui essi si innestano e di contrastare la mancanza di responsabilità e trasparenza con cui molti casi sono stati gestiti. Il desiderio di dominio, la mancanza di dialogo e di trasparenza, le forme di doppia vita, il vuoto spirituale, nonché le fragilità psicologiche sono il terreno su cui prospera la corruzione (Documento finale del Sinodo dei Vescovi sui Giovani, la Fede ed il Discernimento Vocazionale, 27 ottobre 2018, §30)
Ogni relazione pastorale ed educativa verso persone, gruppi, associazioni e comunità è anche un rapporto di ruolo che comprende in diverse modalità un esercizio di potere e di responsabilità. La relazione pastorale ed educativa è una relazione asimmetrica, dovrebbe essere un rapporto di “pari dignità” anche se non è un rapporto “alla pari”.
L’esercizio distorto del potere è la radice di qualsiasi dinamica abusante: di autorità, di coscienza o spirituale, e anche sessuale. Qualsiasi forma di svalutazione, di manipolazione, di vittimismo, di autoritarismo è la segnaletica di una pericolosa distorsione del potere.
Anche l’omissione di intervento, quando se ne avrebbe potere e responsabilità soprattutto per difendere da soprusi chi è in posizione di svantaggio e per fermare chi usa male della propria autorità riconosciuta, è una gravissima mancanza. Purtroppo c’è il rischio anche in ambito ecclesiale di essere deboli con i forti e forti con i deboli.
Oggi si è più critici verso forme di potere palesemente e rigidamente autoritarie, che fanno leva sul potere legittimo e quello coercitivo, si è invece facilmente sedotti da forme di potere carismatico o di riferimento anche in campo spirituale, dove prevale l’idealizzazione del leader e il potere di remunerazione che premia e privilegia i fedelissimi e invece umilia e allontana chi si differenzia perché percepito come un disturbo rispetto al totalitarismo del leader. Non così spesso invece si riconosce che le sorgenti adeguate del potere rispetto al servizio evangelico sono piuttosto il potere di informazione, di competenza e di credibilità.
Sembra importante cogliere altri segnali preventivi rispetto a una deriva nel potere: stabilire relazioni di dipendenza e sfruttamento mascherate da forme di cura e attenzione verso i fragili; creare una cerchia ristretta di persone amiche che decidono e giudicano tutto; stabilire modalità di relazione e di decisione caratterizzate da una sostanziale mancanza di dialogo, di trasparenza e di verifica nei processi decisionali.
Domande
Come migliorare i processi di dialogo, di decisione e di verifica nei diversi Consigli (pastorali, affari economici, dell’oratorio, di associazioni…)?
Quali regole condivise e verificabili per tutti (per le forme di accoglienza, per relazioni educative, per le relazioni di aiuto e di accompagnamento spirituale)?
In quali aspetti la nostra comunità / associazione è troppo selettiva o troppo chiusa? Quali aree sono zone (luoghi, gruppi, attività…) che potrebbero essere più a rischio di soprusi e di ingiustizia?
Strumenti
Dalla comprensione del potere alla costruzione della leadership (https://www.bombelli.net)
ARCIDIOCESI DI MILANO: Formazione e prevenzione, Centro Ambrosiano, Milano 2019, pp.28-29.