Ct 2,8-14; Sal 44; Mt 25,1-13
«Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge». Mt 25,1-2
Nessuno di noi è interamente stolto né infallibilmente saggio; siamo capaci di vigilanza e attenzione, ma sappiamo anche farci prendere da distrazioni e futilità; sappiamo guardare avanti, essere proattivi e coraggiosi; così come ci ritroviamo a volgerci tristemente e nostalgicamente indietro frenati e impauriti, oppure così legati al presente da non saper uscire dalla miopia comoda in cui rimaniamo. Abbiamo bisogno di portare con noi, sempre, questo olio che ci garantisce luce all’arrivo della festa. Possiamo legare diversi significati a questo olio prezioso e necessario. Forse, tra le tante immagini, ci è possibile dare attenzione anche a quella che ci invita a non rimanere senza uno sguardo e un ascolto vivi per la Parola di Dio, per le Scritture, che hanno in sé ciò che può alimentare la luce per il nostro cammino e permetterci di muovere passi sicuri anche nell’oscurità che tanto spesso ci avvolge e ci fa paura, o almeno ci rende incerti e titubanti. Così saremo pronti.
Preghiamo
Lo splendore della tua gloria, o Dio, illumini i nostri cuori
perché, camminando nella notte del mondo,
alla fine possiamo arrivare
alla tua dimora di luce.
dalla liturgia