Is 60,1-6; Sal 71; Tt 2,11–3,2; Mt 2,1-12
«Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te». Is 60,1-2
Quello di oggi è giorno di luce, di bellezza inattesa, di universalità oltre ogni aspettativa. Dio si manifesta così, in Gesù: la piccolezza che riluce, il superamento dell’incertezza e della dispersione, la fraternità che riguarda tutti i popoli, e persino l’incontro tra percorsi di fede differenti; tutto si raccoglie attorno a quella presenza a Betlemme, terra di Giuda. Se Dio si manifesta, lo fa con segni di questo genere, sembrano dirci oggi i testi di Isaia e del Vangelo secondo Matteo. La stella che brilla ha un dono da portare a tutti, ha qualcosa da dire a ciascuno, indica una via di salvezza che Dio ha preparato e vuole si compia per ogni popolo, ogni tempo, ogni storia. Sia oggi, allora, giorno di apertura e gratitudine per i molti segni che il Signore ha seminato nella storia dell’umanità, in culture, cammini religiosi, spiritualità differenti, in cui è riconoscibile qualcosa del volto di Dio, i “semi del Verbo”, come indicato anche dal Concilio Vaticano II.
Preghiamo
Oggi hai svelato, Padre, alle genti convocate dalla luce
di una stella il tuo Figlio unigenito; ora che già ti abbiamo
conosciuto nella fede, guidaci tu benignamente
alla contemplazione aperta della tua sovrana bellezza.
Per Cristo nostro Signore.
dalla liturgia