Dn 2,36-47; Sal 97; Col 1,1-7; Lc 2,36-38
«Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, continuamente pregando per voi, avendo avuto notizie della vostra fede in Cristo Gesù e della carità che avete verso tutti i santi a causa della speranza che vi attende nei cieli». Col 1,3-5a
Potessimo davvero descriverci così, reciprocamente, come comunità cristiane, con le parole di Paolo ai cristiani di Colossi! Dovremmo poterci guardare attorno, nelle nostre celebrazioni, nei nostri incontri di formazione, condivisione e festa, sentendo commozione e bellezza per la fede che vediamo abitare e crescere nel cuore e nelle scelte di chi ci sta attorno. È grazia e motivo di riconoscenza poter vedere fede e carità emergere in tutti i santi, termine che indica i credenti della comunità. Così si chiamavano tra loro i primi cristiani: santi perché “toccati” dalla grazia di Dio, coinvolti in un progetto destinato a pienezza e bellezza, quello che chiamiamo «salvezza». Guardiamoci attorno: e se vediamo più stanchezza e delusione che non entusiasmo e fiducia, vuol dire che dobbiamo fare qualcosa, cambiare in qualche direzione, e convertirci; se ritroviamo stanca ripetitività e poco senso di appartenenza, invece che passione e slancio, nel nostro riunirci insieme, c’è forse da osare di più, con creatività sapiente e illuminata.
Preghiamo
Ti offriamo, o Dio, i doni della tua generosità
e ti chiediamo di raccoglierci in unità
attorno alla tua mensa e di farci vivere
in comunione fraterna.
Per Cristo nostro Signore.
dalla liturgia del giorno