ALL’INGRESSO
La città celeste non è illuminata
né da sole né da luna,
ma le dà luce la gloria di Dio.
Al suo splendore cammineranno le nazioni,
e verranno i re della terra
a portarle i loro tesori.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Oggi, o Dio di misericordia, con la venuta dei Magi, primizia delle genti lontane, i popoli tutti hai chiamato a salvezza e con lo splendore di una stella hai rivelato a noi la tua gloria; fa’ che questa nuova e stupenda luce dal cielo irraggi sempre nei cuori.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA Is 60, 1-6
Lettura del profeta Isaia
In quei giorni. Isaia disse: «Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti. Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verrànno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore».
SALMO Sal 71 (72)
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. R
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. R
I re di Tarsie delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti. R
EPISTOLA Tt 2, 11 – 3, 2
Lettera di san Paolo apostolo a Tito
Carissimo, è apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone. Questo devi insegnare, raccomandare e rimproverare con tutta autorità. Nessuno ti disprezzi! Ricorda loro di essere sottomessi alle autorità che governano, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; di non parlare male di nessuno, di evitare le liti, di essere mansueti, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini.
VANGELO Mt 2, 1-12
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Nato il Signore Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
ANNUNCIO DELLA PASQUA
Si annuncia alla vostra carità, fratelli e sorelle carissimi, che, permettendo la misericordia di Dio e del Signore nostro Gesù Cristo, il giorno 20 del mese di aprile celebreremo con gioia la Pasqua del Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
DOPO IL VANGELO
Nato Gesù a Betlemme di Giudea,
alcuni Magi vennero da Oriente a Gerusalemme e domandavano:
«Dov’e il re dei Giudei che è nato?
Abbiamo visto la sua stella
e siamo venuti per adorarlo».
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Oggi hai svelato, Padre, alle genti, convocate dalla luce di una stella, il tuo Figlio unigenito; ora che già ti abbiamo conosciuto nella fede, guidaci tu benignamente alla contemplazione aperta della tua sovrana bellezza.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
La festa di oggi ci invita a contemplare, o Dio, il mistero della tua condiscendenza; accogli con bontà il sacrificio di lode che ti offriamo celebrando gli inizi della nostra vocazione
alla salvezza e la manifestazione al mondo di Cristo Signore.
Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Cominciando dalla sua nascita prodigiosa il tuo Verbo rivela al mondo la tua potenza divina con segni molteplici: la stella guida dei Magi, l’acqua mutata nel vino e, al battesimo del Giordano, la proclamazione del Figlio di Dio. Da queste chiare manifestazioni salvifiche fulgidamente è apparsa ai nostri occhi la tua volontà di donarti nel tuo Figlio amatissimo. Egli è la via che conduce alla gioia perenne, la verità che ci immerge nella luce divina, la fonte inesauribile della vita vera.
Per la crescente rivelazione della tua gloria, ci uniamo felici agli angeli e ai santi nell’inno di lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Ecco il giorno splendido
in cui il Salvatore del mondo si è rivelato;
i profeti lo annunciarono
e gli angeli lo adorarono cantando.
Vedendo la sua stella,
i Magi furono pieni di grande gioia
e accorsero con i loro doni.
Un giorno santo è brillato per noi.
Venite, o popoli, e adorate Cristo Signore.
ALLA COMUNIONE
Oggi la Chiesa si unisce al celeste suo sposo
che laverà i suoi peccati nell’acqua del Giordano.
Con i loro doni accorrono i Magi alle nozze del Figlio del Re,
e il convito si allieta di un vino mirabile.
Giovanni battezza il Salvatore, il soldato il suo Re,
il servo il proprio Signore.
Stupisce l’acqua del Giordano
e la colomba dello Spirito ne dà attestazione.
Nei nostri cuori risuona la voce del Padre
che rivela a Giovanni il Salvatore:
«Questi è il Figlio che amo:
ascoltate la sua parola».
DOPO LA COMUNIONE
La tua luce dall’alto, o Dio, ci guidi in ogni passo della vita e ci doni di penetrare con sguardo puro e con cuore libero il mistero di cui ci hai reso partecipi.
Per Cristo nostro Signore. Amen