«Qui non c’è solo l’eccellenza dei prodotti, ma si vede l’eccellenza di una spiritualità, di una cultura: non è la festa dei risultati, non della soddisfazione e delle mete conquistate, è l’idea che la terra, tutti gli alimenti e tutti gli allevamenti, sono frutto dell’intraprendenza umana, ma anche della benedizione di Dio. Perciò il ringraziamento è sempre per riconoscere che da soli riusciamo a fare quello che vorremmo. Abbiamo bisogno dell’acqua, del sole, della buona volontà, del sacrificio, del tempo, della tecnologia e della scienza, ma riconosciamo che non tutto è opera nostra. E così questa gratitudine diventa anche solidarietà».
A scandire queste parole, in mezzo a piazza dei Mercanti, circondato da tante gente, famiglie, bimbi e anziani è l’Arcivescovo che, con semplicità, prende il microfono dopo aver ricevuto dalle mani dei vertici regionali e interprovinciali della Coldiretti il grande pacco – ma molti altri sono già stati confezionati per l’intero giorno -, contenente alimenti, frutto dell’iniziativa “Spesa sospesa” e destinati a Caritas Ambrosiana.
È questo il gesto che rende ancora più significativa la 74esima Giornata del Ringraziamento, celebrata a livello interprovinciale, che si svolge alla presenza anche di tanti associati, di Mattia Ismahil Abdu, presidente del Municipio 1, che ha anche concesso il patrocinio alla manifestazione, e degli assistenti ecclesiastici per la Diocesi di Milano, don Matteo Vasconi e il neo assistente per la Diocesi di Lodi, don Alessandro Lanzani.
Una domenica trascorsa in fretta tra stands, prodotti tipici del territorio, momenti formativi e di gioco all’interno della “farmer’s market” di “Campagna amica” con prodotti della filiera corta. E tutto, per dire che la Coldiretti c’è e sta al fianco della gente.
«La Festa del ringraziamento è il momento in cui il mondo agricolo ringrazia il Signore per i doni ricevuti. Quest’anno abbiamo voluto organizzare la festa nel cuore di Milano, con tanti dei nostri prodotti e la raccolta della “Spesa sospesa”: questa è la nostra testimonianza», spiega, infatti, accanto all’Arcivescovo, Umberto Bertolasi, direttore della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza che passa, poi, la parola al presidente regionale, Gianfranco Comincioli che sottolinea. «È un giorno veramente speciale che cade, oltretutto nell’80esimo anno della nostra Coldiretti, ed è un ringraziamento voluto nella nostra metropoli che ha fatto la storia dell’industria, dei commerci, dei servizi, ma che è anche centrale per l’agricoltura».
Infatti forse, pochi sanno che Milano è la seconda città agricola d’Italia, con i suoi oltre 3.000 ettari coltivati e i più di 60.000 della città metropolitana. «Continuiamo a garantire attraverso il lavoro degli agricoltori – aggiunge il presidente – , non solo il presidio e la cura del territorio, ma anche il cibo e i prodotti di eccellenza che sono alla base del nostro agroalimentare. Quest’anno non sono mancate le difficoltà per le emergenze sanitarie e per l’eccesso idrico, la stagione è in ritardo, mancando la produzione in alcuni casi nell’ordine del 50%, ma nonostante ciò la Giornata del ringraziamento è fondamentale per ribadire il ruolo del lavoro nei nostri campi, il legame con la terra e la gratitudine di poter offrire un servizio. È in un’ottica di piena fiducia che il “fare” agricolo si cala nel quotidiano: si semina non sapendo l’annata che verrà e ci si affida completamente. I numeri dell’agricoltura metropolitana parlano di oltre 500 mln di fatturato e quasi 10.000 addetti: questo è il nostro contributo che segna l’orgoglio contadino e la dignità di popolo che contribuisce, in maniera silenziosa, a far grandi le nostre città», conclude Comincioli.
Il ringraziamento di Caritas Ambrosiana
«In un momento in cui si ringraziano Dio e gli uomini, offrire un pensiero a coloro che non ce la fanno, a chi fa fatica ad arrivare a fine mese, non riuscendo a mettere sulla tavola del cibo dignitoso per sé e le famiglie, è bello e importante», nota, da parte sua Luciano Guialzetti, direttore di Caritas Ambrosiana. «I dati di chi si rivolge ai nostri Centri di ascolto perché vive sotto la linea di povertà sono preoccupanti. Coldiretti ci aiuta veramente così come l’Arcivescovo che richiama senza sosta le istituzioni, le associazioni e noi tutti credenti a stare attenti a persone alle quali la “Spesa sospesa” permette di offrire un sostegno concreto».
L’intervento dell’Arcivescovo
«La Giornata del ringraziamento, questa manifestazione così caratteristica dei prodotti della nostra terra, si svolge quest’anno nel centro della città, in Piazza Duomo e in piazza dei Mercanti che brulicano di persone, dove è ormai persino raro sentire parlare italiano, tanti sono gli ospiti, i turisti, i visitatori che parlano altre lingue. Avete fatto bene – evidenzia il vescovo Mario rivolgendosi ai rappresentanti della Coldiretti – a venire qui perché anche il turismo della domenica possa avere un richiamo all’eccellenza della nostra agricoltura e alimentare del Made in Italy, già famosa nel mondo, ma che diventa adesso un messaggio per tutti coloro che passano».
«Come non è tutto prodotto dalle nostre mani, non tutto è destinato a guadagnare o a vedere aziende che fioriscono o che affrontano momenti difficili sempre con fiducia. È anche l’idea di dire che questi prodotti vengono dalla terra e sono per tutti gli abitanti della terra. Questa iniziativa della “Spesa sospesa” dice proprio questo: che anche chi può comprare sente il dovere di sostenere chi non lo può fare. Quindi, i prodotti della terra non sono per accumulare profitti, ma per generare benessere per tutti, per chi lavora, per chi organizza il lavoro, per chi non può lavorare e per chi ha soltanto bocche da sfamare». Infine, la benedizione da parte del vescovo Mario dello storico trattore posizionato in piazza e il trasferimento in Duomo per la celebrazione della I Domenica dell’avvento Ambrosiano, dove l’Arcivescovo torna a ringraziare la Coldiretti, sottolineando il suo ruolo di costruttrice di pace, di speranza e di rispetto della terra per una vita sostenibile e condivisa.