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Domenica dell’Incarnazione

o della Divina maternità della B.V. Maria

22 Dicembre 2024

ALL’INGRESSO  
Elisabetta dice a Maria:
«Perché a me sei venuta, Madre del mio Signore?
Se l’avessi saputo, sarei uscita a te incontro.
Tu porti in grembo il Re dell’universo,
io solamente un profeta;
tu colui che dà la legge,
io colui che la osserva;
tu la Parola che salva,
io la voce che ne proclama l’avvento».

INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che nella verginità feconda di Maria hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna, fa’ che sperimentiamo la sua intercessione perché da lei abbiamo ricevuto lo stesso autore della vita, Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA Is 62, 10 – 63, 3b
Lettura del profeta Isaia

In quei giorni. Isaia disse: «Passate, passate per le porte, sgombrate la via al popolo, spianate, spianate la strada, liberatela dalle pietre, innalzate un vessillo per i popoli». Ecco ciò che il Signore fa sentire all’estremità della terra: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, arriva il tuo salvatore; ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede”. Li chiameranno “Popolo santo”, “Redenti del Signore”. E tu sarai chiamata Ricercata, “Città non abbandonata”». «Chi è costui che viene da Edom, da Bosra con le vesti tinte di rosso, splendido nella sua veste, che avanza nella pienezza della sua forza?». «Sono io, che parlo con giustizia, e sono grande nel salvare». «Perché rossa è la tua veste e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel torchio?». «Nel tino ho pigiato da solo e del mio popolo nessuno era con me».

SALMO Sal 71 (72)

Rallègrati, popolo santo; viene il tuo Salvatore.

Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero e abbatta l’oppressore. R

Scenda come pioggia sull’erba,
come acqua che irrora la terra.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato. R

Benedetto il Signore, Dio d’Israele:
egli solo compie meraviglie.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre:
della sua gloria sia piena tutta la terra. R

EPISTOLA Fil 4, 4-9
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi

Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!

VANGELO Lc 1, 26-38a
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».

DOPO IL VANGELO
Dal cielo il nostro Salvatore
è disceso nel grembo di Maria.
È lodato dagli angeli e chiamato Dio sovrano.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio onnipotente, che ci hai creato e hai mandato a noi il tuo Verbo, fatto uomo nel grembo della Vergine Maria, guarda con amore il tuo popolo e ascolta la sua umile voce.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
Il tuo Spirito, o Dio onnipotente, disceso con la sua gloria nella Vergine Maria, accolga le nostre offerte e le ricolmi della sua grazia.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, celebrare il mistero della beata Vergine Maria che, accogliendo con fede illibata l’annuncio dell’angelo, concepì il tuo Verbo, rivestendolo di carne mortale. Nell’esiguità del suo grembo racchiuse il Signore dei cieli e il Salvatore del mondo e per noi lo diede alla luce, serbando intatta l’integrità verginale.
Stupiti e gioiosi per questo prodigio, uniti agli angeli e ai santi, eleviamo a te, Padre, unico onnipotente Dio con il Figlio e con lo Spirito Santo, l’inno della tua lode: Santo…

Oppure

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie, o Padre, e invocare la tua potenza per celebrare con solenne memoria il mistero della Vergine Maria.
Dalla sua fecondità è germinato per noi colui che ci sazia con angelico pane. La ricchezza dissipata da Eva peccatrice da Maria ci è ridonata; da una donna si è infiltrato tra noi il veleno della colpa, da una donna comincia l’opera di salvezza. All’insidia strisciante del male si oppone la forza del Redentore; la maternità che era diventata principio di morte, ci ridona il Dio vivo onde il genere umano risorge libero dall’antica oppressione. Ogni miseria che ci è venuta da Adamo è vinta dalla sovrabbondanza del dono di Cristo.
Felici per questa vittoria, uniti agli angeli e ai santi, eleviamo l’inno della tua lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Beato il grembo che ti ha portato, o Cristo,
e beato il seno che ti ha nutrito, o Signore del mondo
che per salvare gli uomini
ti sei degnato assumere la natura mortale.

ALLA COMUNIONE
O scambio di doni mirabile!
Il Creatore del genere umano,
nascendo dalla Vergine intatta
per opera di Spirito Santo,
riceve una carne mortale
e ci elargisce una vita divina.

DOPO LA COMUNIONE
Resta con noi, o Dio onnipotente, e per l’intercessione di Maria, vergine e madre, aiutaci con instancabile amore a custodire in ogni giorno della vita il dono ricevuto alla tua mensa.
Per Cristo nostro Signore. Amen