ALL’INGRESSO
Nel Padre rimane l’eternità,
la Madre conserva la verginità.
L’Invisibile non sdegnò assumere l’umana natura;
è figlio dell’uomo e sempre Signore del mondo.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
L’universo non ti contiene, o Figlio di Dio, eppure il grembo di una vergine è diventato il tempio della tua dimora; per questo misterioso evento salvifico custodisci con vigile protezione il tuo popolo, Gesù, nostro Signore e nostro Dio, che vivi e regni con il Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA Pr 8, 22-31
Lettura del libro dei Proverbi
La Sapienza grida: «Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine. Dall’eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra. Quando non esistevano gli abissi, io fui generata, quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io fui generata, quando ancora non aveva fatto la terra e i campi né le prime zolle del mondo. Quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull’abisso, quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell’abisso, quando stabiliva al mare i suoi limiti, così che le acque non ne oltrepassassero i confini, quando disponeva le fondamenta della terra, io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo».
SALMO Sal 2
Oggi la luce risplende su di noi.
Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto:
«Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato.
Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane». R
E ora siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore
e rallegratevi con tremore. R
«Io stesso ho stabilito il mio sovrano
sul Sion, mia santa montagna».
Beato chi in lui si rifugia. R
EPISTOLA Col 1, 13b. 15-20
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
Fratelli, il Figlio del suo amore è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.
VANGELO Gv 1, 1-14
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
DOPO IL VANGELO
Angeli tutti, lodate il Signore,
schiere celesti, lodate il Signore.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio onnipotente, il felice natale del tuo Figlio unigenito lavi le nostre colpe e ci doni pace e salvezza.
Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
SUI DONI
Guarda, o Dio, le offerte deposte sull’altare per celebrare la nascita del Figlio tuo, e in virtù di questi beati misteri donaci libertà e perdono.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, renderti grazie sempre, qui e in ogni luogo, Padre santo, e con fervido cuore adorare il disegno divino che ci ha rinnovato. Decàde l’antica legge terrena e si manifesta mirabilmente la nuova creazione che ci è data dal cielo.
La Chiesa celebra con immensa gioia l’opera stupenda della tua infinita misericordia e, insieme con gli angeli e i santi, eleva a te, Padre, l’inno della tua gloria: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Oggi il Signore è nato per noi;
venite, o genti, lodiamo il Figlio di Dio.
A noi risplende una luce di verità.
ALLA COMUNIONE
Dall’inizio, Signore, tu esisti con il Padre
e alla fine dei tempi hai assunto la carne da Maria,
vergine e madre.
DOPO LA COMUNIONE
Si allieti perennemente il tuo popolo, o Dio, per aver partecipato a questo santo mistero, che abbiamo potuto più intimamente comprendere nella luce dell’incarnazione del Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen