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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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La storia

Insegnante, baritono e ora diacono permanente: «Dio mi guida e mi aiuterà»

Vincenzo Pertrucci, erbese, è tra gli 8 laici che saranno ordinati il 9 novembre. Fondamentale nel suo cammino verso il ministero la moglie, con cui condivide anche l’attività canora e l’impegno nel Santo Sepolcro: «La sua scelta ha arricchito la nostra vita matrimoniale»

di Enrico VIGANÒ

4 Novembre 2024
Vincenzo Petrucci in concerto

«L’ordinazione di Vincenzo è una grande occasione di grazia e di crescita spirituale per tutta la Comunità pastorale Sant’Eufemia di Erba, anche perché è la prima volta che nella nostra Comunità avviene una ordinazione diaconale permanente». Sul viso di monsignor Angelo Pirovano traspare tanta gioia: dopo anni di cammino formativo un suo parrocchiano, Vincenzo Petrucci, verrà insignito del ministero diaconale per le mani dell’Arcivescovo nella celebrazione nel Duomo di Milano, sabato 9 novembre alle 17.30.

Vincenzo, insegnante di musica e vicepreside in una scuola superiore di Lecco, cantante baritono, cavaliere del Santo Sepolcro, sposato dal 2009 con Maria Rosaria Cannatà (soprano e dama del Santo Sepolcro), ha iniziato il suo cammino diaconale da tempo: «La vocazione al diaconato parte da lontano e si è rivelata giorno dopo giorno, in modo inequivocabile – racconta -. In passato un sacerdote vicino alla mia famiglia aveva ravvisato in me la vocazione al sacerdozio. Poi i progetti del Signore sono insondabili e mi hanno guidato sulla strada del matrimonio. Qualche anno fa con il nostro Prevosto e Decano monsignor Pirovano abbiamo iniziato un percorso di discernimento e con il suo aiuto e sostegno ho approfondito e chiarito quei segni che si sono rivelati evidenti come volontà del Signore».

Vincenzo Petrucci con la moglie Maria Rosaria Cannatà

Ruolo fondamentale nella scelta al diaconato lo ha avuto la moglie: «La decisione di mio marito coinvolge anche me, anche se poi sarà lui a essere ordinato – dice Maria Rosaria -. Ed è una scelta che sicuramente modificherà la nostra vita. Devo dire che, quando mi ha parlato di questa sua decisione, non ho mai pensato di perderlo e non ho mai percepito l’ordinazione come portatrice di squilibri famigliari. Anzi – e lo ha sempre detto a Vincenzo – per me è per un dono, una grande grazia, che ci è stata data. Posso assicurare che, da quando è iniziato questo cammino, la nostra vita matrimoniale si è arricchita; tra noi c’è maggiore unità, corroborata dalla preghiera. Ho seguito con lui il percorso, frequentando mensilmente i ritiri spirituali. Inizialmente erano incontri assieme a lui, poi ci sono stati anche momenti di condivisione solo per noi mogli, che ci hanno aiutato a esternare preoccupazioni e ansie, ma anche gioie. Io sarò per Vincenzo il suo sostegno e anch’io pronuncerò il mio sì non solo all’Arcivescovo, ma soprattutto a Cristo». E Vincenzo conferma: «Non potrò assolutamente essere diacono senza mia moglie. Sarà lei a darmi la forza per accogliere questa grazia».

Per Vincenzo non sarà facile conciliare gli impegni di diacono a quelli di marito, insegnante, cantante e cavaliere del Santo Sepolcro: «È vero. Non sarà facile, ma il Signore mi aiuterà. Mi affido totalmente a Lui. Da parte mia metterò tanto impegno e sono certo che assieme ce la faremo».

Vincenzo Petrucci con il mantello dei Cavalieri del Santo Sepolcro, insieme al luogotenente Angelo dell’Oro e a don Marco Zanotti, delegato assistente della sezione di Lecco e parroco di Merone

Quando Vincenzo ha comunicato la notizia ai colleghi, la loro reazione è stata entusiasta: «Anche questo è vero – osserva Vincenzo -. Erano anche tanto curiosi di conoscere il diaconato permanente, perché, nonostante sia stato introdotto 60 anni con il Concilio, questo ministero effettivamente non è ancora conosciuto da tanti fedeli».

La Comunità pastorale Sant’Eufemia di Erba – che comprende le parrocchie di Santa Maria Nascente (Prepositura), di Santa Marta, di Santa Maria Maddalena e di San Maurizio -, accoglierà Vincenzo Petrucci come diacono domenica 10 novembre, festa liturgica di Cristo Re: alla Messa delle 11.30 saranno presenti tanti amici e colleghi insegnanti e alcuni cavalieri e dame del Santo Sepolcro. In quella Messa pronuncerà la sua prima omelia.

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