«L’ordinazione di Vincenzo è una grande occasione di grazia e di crescita spirituale per tutta la Comunità pastorale Sant’Eufemia di Erba, anche perché è la prima volta che nella nostra Comunità avviene una ordinazione diaconale permanente». Sul viso di monsignor Angelo Pirovano traspare tanta gioia: dopo anni di cammino formativo un suo parrocchiano, Vincenzo Petrucci, verrà insignito del ministero diaconale per le mani dell’Arcivescovo nella celebrazione nel Duomo di Milano, sabato 9 novembre alle 17.30.
Vincenzo, insegnante di musica e vicepreside in una scuola superiore di Lecco, cantante baritono, cavaliere del Santo Sepolcro, sposato dal 2009 con Maria Rosaria Cannatà (soprano e dama del Santo Sepolcro), ha iniziato il suo cammino diaconale da tempo: «La vocazione al diaconato parte da lontano e si è rivelata giorno dopo giorno, in modo inequivocabile – racconta -. In passato un sacerdote vicino alla mia famiglia aveva ravvisato in me la vocazione al sacerdozio. Poi i progetti del Signore sono insondabili e mi hanno guidato sulla strada del matrimonio. Qualche anno fa con il nostro Prevosto e Decano monsignor Pirovano abbiamo iniziato un percorso di discernimento e con il suo aiuto e sostegno ho approfondito e chiarito quei segni che si sono rivelati evidenti come volontà del Signore».
Ruolo fondamentale nella scelta al diaconato lo ha avuto la moglie: «La decisione di mio marito coinvolge anche me, anche se poi sarà lui a essere ordinato – dice Maria Rosaria -. Ed è una scelta che sicuramente modificherà la nostra vita. Devo dire che, quando mi ha parlato di questa sua decisione, non ho mai pensato di perderlo e non ho mai percepito l’ordinazione come portatrice di squilibri famigliari. Anzi – e lo ha sempre detto a Vincenzo – per me è per un dono, una grande grazia, che ci è stata data. Posso assicurare che, da quando è iniziato questo cammino, la nostra vita matrimoniale si è arricchita; tra noi c’è maggiore unità, corroborata dalla preghiera. Ho seguito con lui il percorso, frequentando mensilmente i ritiri spirituali. Inizialmente erano incontri assieme a lui, poi ci sono stati anche momenti di condivisione solo per noi mogli, che ci hanno aiutato a esternare preoccupazioni e ansie, ma anche gioie. Io sarò per Vincenzo il suo sostegno e anch’io pronuncerò il mio sì non solo all’Arcivescovo, ma soprattutto a Cristo». E Vincenzo conferma: «Non potrò assolutamente essere diacono senza mia moglie. Sarà lei a darmi la forza per accogliere questa grazia».
Per Vincenzo non sarà facile conciliare gli impegni di diacono a quelli di marito, insegnante, cantante e cavaliere del Santo Sepolcro: «È vero. Non sarà facile, ma il Signore mi aiuterà. Mi affido totalmente a Lui. Da parte mia metterò tanto impegno e sono certo che assieme ce la faremo».
Quando Vincenzo ha comunicato la notizia ai colleghi, la loro reazione è stata entusiasta: «Anche questo è vero – osserva Vincenzo -. Erano anche tanto curiosi di conoscere il diaconato permanente, perché, nonostante sia stato introdotto 60 anni con il Concilio, questo ministero effettivamente non è ancora conosciuto da tanti fedeli».
La Comunità pastorale Sant’Eufemia di Erba – che comprende le parrocchie di Santa Maria Nascente (Prepositura), di Santa Marta, di Santa Maria Maddalena e di San Maurizio -, accoglierà Vincenzo Petrucci come diacono domenica 10 novembre, festa liturgica di Cristo Re: alla Messa delle 11.30 saranno presenti tanti amici e colleghi insegnanti e alcuni cavalieri e dame del Santo Sepolcro. In quella Messa pronuncerà la sua prima omelia.