Rt 1,1-14; Sal 9; Est 1,1a-1r.1-5.10a.11-12; 2,1-2.15-18; Lc 1,1-17
«Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e ne divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche…» Lc 1,1-3a
All’inizio dei giorni più immediatamente preparatori al Natale del Signore, ripartiamo dall’ascolto delle parole con le quali Luca apre il suo Vangelo e ne motiva la stesura, con un’evidente passione per la comunicazione viva e fedele di quanto hanno vissuto i primi discepoli accanto al loro Maestro e Signore, Gesù di Nàzaret. Un invito, per noi, a riprendere la cura e l’attenzione per le Scritture, Parola senza tempo consegnata da Dio alla nostra storia di uomini attraverso le nostre parole di uomini. Luca si mette semplicemente a servizio di questa Parola, ne fa motivo del proprio lavoro; e noi ne siamo riconoscenti, mentre celebriamo i giorni con cui più luminosamente ricordiamo il farsi storia e carne di questa Presenza, del Figlio di Dio. Non trascuriamo l’ascolto, non distogliamo lo sguardo, non lasciamoci prendere da abbagli fuorvianti, perché anzitutto lì risiede la voce di Dio per l’umanità, sempre riascoltabile, capace di illuminare i passi e di suscitare speranza.
Preghiamo
Gioiscano tutti, Signore,
quanti confidano in te;
esultino senza fine, quando sarai con loro;
in te si allieteranno
quanti amano il tuo nome.
dalla liturgia del giorno