2Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88; Rm 4,13.16-18; Mt 1,18b-24
«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo da i suoi peccati». Mt 1,20b-21
Ci sono avvenimenti che ci precedono e situazioni più grandi di noi, che possiamo solamente accogliere o meno, sulle quali possiamo decidere di costruire oppure no, incrociare le braccia o aprirle cercando il meglio possibile; per quanto ci si possano presentare vicende inattese, anche inquietanti, noi possiamo scegliere. Probabilmente anche Giuseppe viveva sentimenti contrastanti e disturbanti, di fronte all’inattesa maternità della sua sposa, Maria. Questo testo di Matteo ci mostra poi la decisione coraggiosa di quest’uomo silenzioso e determinato, che accoglie l’imprevisto e ne fa motivo per un cammino nuovo e promettente, fidandosi di quanto ancora lo Spirito di Dio avrebbe potuto raccontare, per sé e per la sua famiglia, e per la storia intera. Dice sì a una storia diversa da quanto sperato, ne fa strumento di salvezza, si mette a servizio anche se forse altro abitava i suoi sogni. Così può essere per noi, sorpresi dalla vita, disorientati da eventi inattesi, messi alla prova dall’inaspettato; ma anche per noi opera lo Spirito di Dio.
Preghiamo
Ecco: verrà l’atteso da tutti i popoli!
La gloria riempirà la casa del Signore.
Ecco: il Signore verrà con potenza
e splenderà davanti agli occhi di chi lo ama.
dalla liturgia del giorno