Sir 50,1a-b; 44,16a.17ab.19b-20a.21a.21d.23a-c; 45,3b.12a.7.15e-16c; Sal 88; Ef 3,2-11; Gv 9,40a; 10,11-16
«E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore». Gv 10,16
Oggi, nel giorno in cui ricordiamo sant’Ambrogio, siamo festosamente chiamati a sentirci nella comunione nata dalla chiamata del Signore, che ci ha convocati in quella che noi oggi chiamiamo Chiesa; e il brano del Vangelo secondo Giovanni ci ricorda come questa comunione ci preceda, perché nasce dallo sguardo di amore di Dio per tutto il suo creato e abita nella stessa stretta relazione che c’è tra Gesù e il Padre. La festa di oggi è allora da una parte invito a rinnovare l’alleanza con i fratelli e le sorelle con cui condividiamo il dono della fede e il senso di appartenenza a una comunità; dall’altra è occasione per riconoscere che la comunione che Dio vuole, cerca e costruisce travalica i confini che noi ci ritroviamo sempre a disegnare, e raccoglie altre pecore che stanno oltre i nostri recinti: eppure sono pecore che il Signore guida, con segni e su percorsi che forse noi non conosciamo e nemmeno intuiamo. Per grazia, lo spazio dell’azione dello Spirito di Dio è sicuramente più ampio delle nostre definizioni e delle nostre aggregazioni. Anche questo è motivo di festa!
Preghiamo
Venga su noi, o Dio, il tuo Santo Spirito e ci riempia
di quella luce evangelica che fece di sant’Ambrogio
un ardente apostolo della fede.
Per Cristo nostro Signore.
dalla liturgia del giorno