Ger 7,1-11; Sal 106; Zc 8,10-17; Mt 16,1-12
«Ecco ciò che voi dovrete fare: dite la verità ciascuno con il suo prossimo; veraci e portatori di pace siano i giudizi che pronuncerete nei vostri tribunali. Nessuno trami nel cuore il male contro il proprio fratello; non amate il giuramento falso, perché io detesto tutto questo». Zc 8,16-17
La nostra riconciliazione con Dio e la riconciliazione di questo mondo di fratelli e sorelle potrà conoscere possibilità e futuro se lo vorremo, se lo cercheremo con tenacia e disponibilità, se daremo ascolto ai ripetuti inviti delle Scritture, se sapremo scegliere la giustizia con coraggio e concretezza. Le parole che il profeta Zaccaria ci riconsegna oggi non ci sono certamente estranee, non suonano nuove alle nostre orecchie; eppure, forse, la nostra consapevolezza non è stata ancora in grado di produrre i frutti di verità, pace, bene, giustizia… che sappiamo necessari per condurre questa storia al suo compimento in bellezza e amore. Abbiamo ancora un po’ di strada da fare, e il Signore ce lo dice con chiarezza: anche lui attende i nostri passi, così come noi attendiamo la sua venuta in definitiva pienezza. Oggi, non domani, è il tempo per il nostro rinnovamento: guardiamo con concreta lucidità alle nostre quotidiane possibilità per favorire la riconciliazione in Dio di ogni cosa, che non possiamo solamente attendere dall’alto.
Preghiamo
Fa’, o Dio, che, maturando frutti di conversione,
prepariamo con impegno la via al Redentore;
e donaci di vedere con gioia la tua salvezza.
dalla liturgia del giorno