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Il Signore è il mio pastore

Mercoledì della II settimana dopo la Dedicazione

6 Novembre 2024

Ap 18, 1-8; Sal 13 (14); Gv 8, 12-19

«È caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata covo di demòni, rifugio di ogni spirito impuro, rifugio di ogni uccello impuro e rifugio di ogni bestia impura e orrenda. Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato». E udii un’altra voce dal cielo: «Uscite, popolo mio, da essa, per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli». (Ap 18, 2-4)

La rivelazione del Signore è accompagnata dall’annuncio del crollo di Babilonia e dall’invito fatto al popolo del Signore a prendere le distanze dai suoi peccati.
Proprio quell’invito è salvezza, perché mostra che allontanarsi dal male è possibile, che incamminarsi sulla via del Signore è un dono offerto perché si realizzi.

Preghiamo

Voi volete umiliare le speranze del povero,
ma il Signore è il suo rifugio.
Chi manderà da Sion la salvezza d’Israele?
Quando il Signore ristabilirà la sorte del suo popolo,
esulterà Giacobbe e gioirà Israele.

dal salmo 13 (14)