Ger 2,1-2a; 3,1-5; Sal 76; Zc 1,1-6; Mt 11,16-24
«Tornate a me […] e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti. Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavano gridando: “Dice il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvagie”». Zc 1,3-4b
C’è da tornare al Signore! La nostra storia ha già conosciuto segni, richiami, inviti, slanci profetici, che forse non abbiamo ascoltato con convinzione e cui forse non abbiamo dato seguito con concretezza. La conversione è appello che ancora ci riguarda, e ben venga l’Avvento a riproporcelo. Il nostro cammino, che conosce fallimenti e ritardi, ha bisogno di riconoscere di nuovo il volto della salvezza; e ha bisogno di ritrovarlo nei tratti del Salvatore annunciato e atteso. Se siamo andati lontano o se ci siamo persi altrove, è tempo per tornare al Signore: perché ci è ancora dato tempo e non abbiamo esaurito tutte le nostre possibilità; e questo tempo malato può ancora ritrovare la Via, nonostante tanta insipienza e tanta dannosa dispersione. Abbiamo conosciuto tanti errori, nostri e di chi ci ha preceduto nel cammino della storia: saremo capaci di farne tesoro, per rendere migliore il nostro tempo?
Preghiamo
Veramente Cristo verrà,
recandoci pietà e misericordia;
verrà la nostra salvezza,
spezzando il giogo che ci opprimeva.
dalla liturgia del giorno