Come è cambiata la partecipazione religiosa in Italia? Perché le Chiese sono sempre più vuote? Quali categorie di fedeli si sono più allontanate? E per quali ragioni? Si parlerà di tutto questo all’incontro per i presbiteri organizzato dall’Azione cattolica ambrosiana in collaborazione con la Formazione permanente del clero della diocesi. L’appuntamento si tiene giovedì 24 ottobre, dalle 10 alle 12.30, al Centro pastorale di Seveso (iscrizioni online). Interviene il professor Luca Diotallevi, ordinario di sociologia presso l’Università di Roma Tre, a partire dal suo recente libro La Messa è sbiadita. La partecipazione ai riti religiosi in Italia dal 1993 al 2019, pubblicato da Rubbettino.
Il «piccolo gregge» di Martini
Lo studio di Diotallevi, basato sulle serie statistiche dell’Istat, documenta che in 25 anni la popolazione italiana che frequenta ogni settimana almeno un rito religioso è calata di un terzo rispetto al suo valore iniziale (dal 37,3% al 23,7%). Si tratta di dati aggiornati al 2019, prima dell’ulteriore calo innescato dal Covid, ma che smentiscono l’adagio secondo il quale la diserzione dalla Messa si è resa evidente solo dopo la pandemia. Si tratta invece di un calo con radici antiche, già evidente negli anni Novanta (allora il cardinale Martini era tra i pochi che parlava dei cristiani come «piccolo gregge») e che ha avuto un’accelerazione circa quindici anni fa, intorno al 2005. Non è stato però un calo uniforme: hanno smesso di andare a Messa principalmente i giovani e le donne, un tempo lo zoccolo duro dei fedeli.
Come tutti gli altri
Ma l’altro aspetto messo in luce da Diotallevi è lo «sbiadimento», termine con cui lo studio indica il fatto che, con numeri ormai così bassi, la Messa è diventata un fenomeno sociale marginale e, fatto su cui riflettere ancora più pensosamente, incide poco sui comportamenti di chi la frequenta. I pochi che vanno a Messa, secondo i dati sociologici, si comportano esattamente come gli altri italiani, senza sensibili differenze nelle scelte familiari, politiche e lavorative. Unico dato che li contraddistingue è la maggiore propensione a svolgere attività di volontariato.
L’incontro, spiega don Cristiano Passoni, assistente generale dell’Ac ambrosiana, «non intende solo documentare un calo, ma vuole provare a guardare cosa avviene dentro una porzione più piccola, ma pur sempre molto importante, della società italiana» per trarne utili indicazioni pastorali. Tra l’altro, evidenzia Diotallevi, nel giro di pochi lustri, scomparsa la coorte degli attuali anziani, i fedeli della Messa saranno meno, ma rappresenteranno in modo più variegato le diverse generazioni. E bisognerà tenerne conto.