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Anniversario

Celim, laici in missione da 70 anni

Nata nel 1954 a Milano per intuizione di monsignor Bramati, la ong festeggia la ricorrenza con una serie di eventi: venerdì 18 ottobre al Pime un incontro su conflitti e cooperazione in Medio Oriente

di Lorenzo GARBARINO

16 Ottobre 2024
Orti creati a Moringa (Zambia)

Venerdì 18 ottobre, alle 18, al Teatro del Pime di Milano (via Mosé Bianchi 94), si terrà l’incontro «Conflitti e cooperazione. Riflessioni sulla crisi mediorientale nell’ottica della cooperazione internazionale». La serata, nata dalla collaborazione tra Diocesi di Milano, Caritas ambrosiana, Fondazione Pime e altre realtà, proporrà un dibattito e un confronto sulla crisi del Medio Oriente, scosso da conflitti e dall’instabilità, anche alla luce del primo anniversario degli attacchi del 7 ottobre.

L’evento si inserisce all’interno delle celebrazioni per il settantesimo anno di attività del Celim. Il Centro laici italiani per le missioni è un’organizzazione non governativa fondata nel 1954 per volontà di monsignor Achille Bramati, allora responsabile dell’Ufficio missionario della Diocesi di Milano. Assieme a un gruppo di studenti desiderosi di avvicinarsi al mondo delle missioni, il sacerdote organizzò momenti formativi per accompagnarli alla partenza, fino ad allora appannaggio quasi esclusivo di sacerdoti e suore.

All’estero e in Italia

Oggi il Celim gestisce progetti di cooperazione internazionale che includono lo sviluppo dell’agricoltura, della sanità e dell’istruzione, offrendo alle popolazioni locali nuove opportunità economiche e sostegno sociale. In Zambia, per esempio, il Celim ha realizzato un ristorante nella città di Livingstone, completamente gestito da personale zambiano, i cui profitti servono a coprire le spese della Youth Community Training Center, una scuola che offre ai ragazzi più poveri la possibilità di studiare e apprendere un mestiere. A Gjakova, nel Kosovo, ha avviato uno stabilimento per la produzione di succhi di mele, che ha coinvolto soprattutto donne agricoltrici, che hanno ottenuto un nuovo sbocco commerciale per i loro prodotti.

In Italia, invece, il Celim promuove il volontariato e organizza percorsi di sensibilizzazione alla cittadinanza globale, anche con laboratori creativi incentrati sull’integrazione all’interno delle scuole. L’incontro di venerdì 18, tra l’altro, evidenzierà gli ostacoli che i conflitti creano per le Ong. In Libano, per esempio, il Celim è stato costretto a interrompere i progetti avviati nelle città di Hasbaya e Chebaa, nel sud del Paese: le piantagioni di olio che aveva realizzato erano troppo vicine alle alture del Golan, dove arriva la maggioranza dei missili di Israele.

La serata

Il programma della serata prevede due momenti distinti. Il primo incontro, intitolato «Le ragioni del conflitto», sarà tenuto dal politologo Vittorio Emanuele Parsi. Il secondo, «Lo sguardo e la testimonianza dentro il conflitto», sarà condotto dalla giornalista Cecilia Sala, da André Hadad (direttore di Corpus Holy Land Gerusalemme) e da Andrea Baranes (Fondazione Finanza Etica). Per le conclusioni e i saluti interverranno Marco Riccardo Rusconi (direttore di Aics) e Ivana Borsotto (presidente di Focsiv). Durante l’incontro sarà anche lanciata la campagna «Pianta un ulivo».

L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria scrivendo a celim@celim.it