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Milano

Don Giampiero Alberti, «fratello universale»

La figura del sacerdote ambrosiano scomparso il 5 settembre e il suo impegno profetico per il dialogo interreligioso, di cui è stato un pioniere, saranno ricordati il 20 ottobre al Teatro San Lorenzo alle Colonne, in un evento promosso dalla Diocesi e dal Forum delle Religioni

di monsignor Luca BRESSAN Vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione sociale

11 Ottobre 2024
Don Giampiero Alberti

In prossimità dell’anniversario del primo Incontro mondiale delle religioni ad Assisi, voluto da papa Giovanni Paolo II (27 ottobre 1986), la Diocesi di Milano insieme al Forum delle Religioni a Milano organizza un evento per fare memoria di un pioniere del dialogo interreligioso, don Giampiero Alberti, tornato alla Casa del Padre lo scorso 5 settembre, dopo una lunga malattia, nella parrocchia di Santa Maria Incoronata (dove risiedeva).

Senza alcun rischio di offesa o di vilipendio, ritengo che l’appellativo che papa Francesco prende da Charles de Foucauld per descriverne in modo sintetico la figura (cfr Enciclica «Fratelli Tutti», 287), valga anche per don Giampiero. Qui a Milano, negli anni del suo ministero, don Giampiero Alberti è stato veramente il fratello universale: ogni persona incontrata per lui è subito diventata suo fratello e sorella; ogni religione espressa e vissuta dalle persone che incontrava è diventata strumento di incontro e di dialogo, nella comune ricerca delle tracce della presenza di Dio tra di noi, della manifestazione della sua misericordia e della sua volontà.

Costruttore di legami

Con la forza profetica del pioniere don Giampiero ha saputo vivere una serena, ma ostinata ricerca del dialogo e della stima tra le persone delle varie religioni. Lo testimoniano i tanti legami tessuti negli anni, come pure il legame sempre più insistito con la città di Gerusalemme, da lui eletta a sua terra natale, in cui tornava spesso, proprio per questo suo essere il luogo in cui le religioni si sono incontrate e devono continuamente imparare di nuovo l’arte del riconoscimento e della stima. Il nostro fare memoria della sua figura possa essere una ulteriore occasione di intercessione perché ci sia veramente pace nella terra che ha visto la presenza del Figlio di Dio.

La forza profetica di don Giampiero è testimoniata soprattutto dalla creazione del Forum delle Religioni a Milano, da lui fortemente voluto e seguito sino alla fine: un luogo di incontro e di presa di parola pubblica da parte delle religioni proprio nel cuore della città, dentro la sua storia, per far sentire l’importanza dell’ascolto della voce di Dio, della ricerca della trascendenza e della spiritualità.

Proseguire il cammino

Il transito al cielo di don Giampiero è avvenuto proprio nelle stesse ore in cui papa Francesco si trovava in visita nella Moschea di Giacarta, in Indonesia. Proprio dalle parole di papa Francesco possiamo ricavare il compito che questa commemorazione consegna a ognuno di noi: «Vi incoraggio a proseguire sulla strada del dialogo – sono le parole del Papa -: che tutti, tutti insieme, ciascuno coltivando la propria spiritualità e praticando la propria religione, possiamo camminare alla ricerca di Dio e contribuire a costruire società aperte, fondate sul rispetto reciproco e sull’amore vicendevole, capaci di isolare le rigidità, i fondamentalismi e gli estremismi, che sono sempre pericolosi e mai giustificabili».

Il programma

Ci troveremo insieme domenica 20 ottobre, alle 18, presso il Teatro San Lorenzo alle Colonne, a Milano, un luogo veramente amato da don Giampiero (vi ha organizzato la maggior parte degli eventi del Forum delle Religioni). Avremo la possibilità di rivedere il suo volto e ascoltare la sua voce, grazie a una intervista fattagli qualche settimana prima della morte (dalla Fondazione Oasis, che ringraziamo per la collaborazione). Seguiranno poi le testimonianze di rappresentanti delle tradizioni religiose che costituiscono il Forum delle Religioni, e di un rappresentante del gruppo delle coppie miste interreligiose, da lui accompagnato per anni. Termineremo con un momento di silenzio e di preghiera. Sentitevi invitati a unirvi a noi.

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