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Milano

La cultura religiosa a scuola, convegno all’Ambrosianeum

Sabato 19 ottobre un pomeriggio di riflessione e confronto promosso da Città dell’Uomo, Agire Politicamente e dalla Fondazione Ambrosianeum

9 Ottobre 2024

«Nella scuola dell’istruzione educativa. La cultura religiosa» è il tema del convegno che Città dell’Uomo, Agire Politicamente e Fondazione Ambrosianeum organizzano sabato 19 ottobre, dalle 15 alle 19, presso la sede della Fondazione (via delle Ore 3, Milano). All’iniziativa aderisce l’Uciim Lombardia (vedi qui la locandina).

Dopo l’indirizzo di saluto di Giuseppe Bonelli, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, e l’introduzione di Luciano Caimi, presidente di Città dell’uomo, seguiranno le relazioni di Pier Cesare Rivoltella, dell’Università degli Studi di Bologna («Quando la relazione è muta. Sfide e tentazioni della scuola di oggi»), e Lino Prenna, coordinatore di Agire Politicamente («Educare istruendo. Un’idea di scuola»).

Dopo uno spazio per brevi interventi, «La cultura religiosa nella scuola. Oltre la marginalità» sarà il tema della tavola rotonda moderata da Roberta Osculati, docente di tedesco nei Licei e vicepresidente del Consiglio comunale di Milano: vi intervengono Ramona Andronache (Comunità ortodossa romena, docente di francese negli Istituti professionali a Milano), Tommaso Cera (insegnante di Religione cattolica nella Scuola secondaria a Milano), Daniela Di Carlo (pastora della Chiesa valdese di Milano) e Asfa Mahmoud (presidente della Casa della Cultura musulmana di via Padova a Milano). Il dibattito precederà le conclusioni della giornata.

Per gli insegnanti è previsto il rilascio dell’attestato di presenza, previa registrazione online.

Il convegno muove da un inquadramento generale della scuola, con particolare riguardo alla comunicazione/relazione all’interno e all’esterno di essa, ponendo altresì attenzione alle prevalenti logiche d’intervento ministeriale per far fronte ai problemi insorgenti. La riflessione si appunterà, quindi, sul modo specifico di educare da parte della scuola, che passa attraverso l’istruzione, ossia l’incontro nel processo d’insegnamento/apprendimento con la cultura, in tutta l’ampiezza dei suoi significati. Mediante la dimensione culturale, veicolata dalle singole materie nel rispetto dei livelli psico-evolutivi personali, l’alunno/studente è progressivamente introdotto nella conoscenza della “realtà totale”.

Fra le numerose forme di codificazione storica della cultura, il convegno richiama l’attenzione su quella religiosa. Essa, in una scuola sempre più pluralistica e proprio per questo bisognosa di specifica cura per componenti socio-formative fondamentali, quali l’inclusione e la capacità di dialogo interpersonale, può assolvere un ruolo significativo. Ci sembra però che la modalità d’inserimento della cultura religiosa nei curricoli scolastici, allo stato attuale, rimanga alquanto lacunosa. In ogni caso, meritevole di un pacato dibattito civile.