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Vive ancora l’amore?

Suore Figlie di Sant’Eusebio, 125° anniversario di fondazione, Vercelli, Chiesa Casa Madre - 5 ottobre 2024

5 Ottobre 2024

1. Arde ancora il fuoco?

Ditemi, sorelle, fratelli: arde ancora il fuoco? È ancora ardente l’amore di cui bruciava la giovinezza, fino a convincere a consegnarsi alla promessa del Signore, senza calcolare il prezzo e il tempo?

È ancora capace l’animo di meravigliarsi per le opere del Signore? Arde ancora il fuoco che ha convinto a scrivere poesie, a seminare sorrisi, a essere testimoni di una letizia impensabile per il buon senso mondano?

Arde ancora il fuoco che appassiona alla missione, come a una urgenza, fino allo sperpero di sé, di tempo, di forze, di salute? Brucia ancora lo zelo che esponeva s. Paolo a ogni pericolo e a ogni sfida: guai a me se non evangelizzo! (1Cor 9,16).

Può anche capitare infatti che il fuoco si spenga: gli anni possono logorare l’amore e spegnere la gioia; le delusioni possono scoraggiare e indurre a immaginare che l’ardore giovanile fosse una ingenuità; la costatazione di un contesto segnato da quell’indifferenza che fa sembrare la vita consacrata un anacronismo può indurre a una specie di rassegnata nostalgia.

Ma il fuoco che è stato acceso in noi, in voi, sorelle, non è alimentato dal fatto di stare bene, di essere popolari, di essere ricercate, di attrarre molte sorelle. Il fuoco è stato acceso dallo Spirito ed è un legame d’amore con Gesù che è lo stesso, ieri, oggi e per sempre (cfr. Eb 13,8). Sempre Gesù ci ama, sempre ci dona la sua gioia, sempre ci rende partecipi delle sue confidenze e della sua intimità con il Padre.

Sorelle, fratelli, ditemi: arde ancora il fuoco?

 

2. Zampilla ancora la sorgente?

Sorelle, fratelli, ditemi: zampilla ancora la sorgente? Ancora sovrabbonda l’acqua fresca che disseta? Ancora si può attingere un fresco sollievo, quando la sete brucia e il cammino si inoltra in una specie di deserto?

È ancora fresca, offre ancora ristoro quella fraternità desiderata, costruita non per la carne e il sangue, ma per dono di Spirito Santo? È ancora bello sentirsi a casa con le sorelle e attingere nuova freschezza di pensieri, di parole, di amicizia, di incoraggiamento quando si attraversa l’aridità dell’impegno e l’esperienza del fallimento?

Zampilla ancora la sorgente?

Può essere, infatti, che la vita comune con il tempo diventi un peso, invece che una gioia. Può essere che lo sguardo si rivolga alle sorelle più per vedere le pagliuzze e trarne motivo di lamento che per riconoscervi un dono che allieta la mia vita.

Ma la sorgente regala acqua che disseta non perché le sorelle sono simpatiche e perfette: l’acqua viva è offerta dal carisma che ha radunato, dal sentirsi parte di una comunità che conforta, che accoglie e perdona.

Sorelle, fratelli, zampilla ancora la sorgente?

 

3. Veglia ancora in attesa la sentinella?

Sorelle, fratelli, ditemi: veglia ancora in attesa la sentinella? Scruta ancora il futuro con la speranza viva dell’incontro? C’è ancora il desiderio, quasi una impazienza per la festa di nozze per cui è giunto l’invito? C’è ancora un regno dei cieli che si invoca ogni giorno perché le chiavi consegnate a Pietro aprano finalmente l’ingresso nella Gerusalemme nuova? È ancora vivo, per quanto così fuori moda, il desiderio del paradiso?

Vigilia ancora in attesa la sentinella?

Può essere infatti che ci sia una esitazione, forse addirittura una paura che il Signore torni nel cuore della notte. Può essere che lo sguardo si volga preferibilmente indietro piuttosto che verso il futuro, incerto e confuso. Può essere che la terra con tutte le sue pene e miserie appaia più desiderabile del paradiso. Può essere che sia così forte il timore della morte che soffochi la speranza: forse qualche distrazione, qualche cura palliativa è più attraente della promessa della vita eterna.

Ma la decisione di seguire Gesù, per di più nella vita consacrata, vive della speranza del compimento, dell’incontro faccia a faccia con il Signore che è l’amore esclusivo di una vita. 

 

Celebrando questo anniversario significativo per l’Istituto delle figlie di sant’Eusebio sentiamo le domande come richiamo, invito, stimolo.
Arde ancora il fuoco?
Zampilla ancora la sorgente?
Vigila ancora la sentinella?