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Sirio 30  settembre - 06 ottobre 2024
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Pastorale giovanile

I giovani, una «provocazione» per la Chiesa

Seconda edizione del laboratorio proposto a sacerdoti, consacrati ed educatori. Cinque incontri a Seveso dal 26 ottobre, iscrizioni online entro il 22 ottobre

di Letizia GUALDONI

4 Ottobre 2024

Per gli educatori, il mondo degli adulti e per tutta la Chiesa i giovani sono una “provocazione”. Pertanto, anche nell’anno pastorale 2024-2025, viene proposto per la seconda edizione il laboratorio dal titolo «Provocati dai giovani: quale Chiesa sta nascendo?», rivolto a sacerdoti, religiosi/e, consacrati/e, educatori/educatrici impegnati/e nella Pastorale giovanile (iscrizioni online entro il 22 ottobre).

Il programma

Cinque incontri, il sabato dalle 9.15 alle 12.45 (pranzo escluso), al Centro pastorale ambrosiano di Seveso, per coltivare un pensiero condiviso e immaginare insieme una visione di Chiesa.

Il primo sarà sabato 26 ottobre (ponendosi in ascolto di alcuni gruppi giovanili di decanato e Comunità pastorali), i successivi il 30 novembre (sugli Esercizi spirituali nel tempo ordinario), il 18 gennaio (con un focus dei Frati Minori di Assisi sul Servizio Orientamento Giovani), il 15 febbraio (incontro con monsignor Erio Castellucci, Vescovo di Modena-Nonantola, a partire dal suo approfondimento in seguito all’indagine «Cerco, dunque credo?») e il 15 marzo (per un tempo di condivisione e sintesi finale).

«Il laboratorio desidera essere un luogo di pensiero e di riflessione perquanti si dedicano all’annuncio del Vangelo ai giovani, sforzandosi di farsi loro vicini, prendendosene cura e camminando insieme a loro – spiega don Marco Fusi, responsabile del Servizio per i Giovani e l’Università -. Uno spazio potremmo dire “permanente” di riflessione, dove attivare processi positivi di lettura e interpretazione del presente, con un’apertura allo Spirito e un’accoglienza delle provocazioni che vengono dai giovani, attraverso un ascolto profondo dei loro desideri e dei loro modi di pensare, per una Chiesa che si rinnova».

Un percorso già sperimentato lo scorso anno e ritenuto interessante e coinvolgente, nei riscontri dei partecipanti, che ha dato modo di approfondire la propria formazione mettendo in gioco il vissuto personale, facendo emergere nuove consapevolezze e aiutando a cogliere questioni significative del mondo giovanile di oggi: gli entusiasmi e le delusioni, il bisogno di relazioni, il disorientamento davanti alle contraddizioni e alla fragilità, la sete di spiritualità, il bisogno di essere apprezzati per quello che si è, i sogni di Chiesa e l’appello per un nuovo cristianesimo attento ai segni dei tempi.