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Milano

Cristiani in terra araba, la testimonianza di Martinelli

Il Vicario apostolico dell’Arabia meridionale, già ausiliare ambrosiano, interverrà sabato 12 ottobre al Teatro Leonardo, in una serata in cui verrà anche presentata una originale coesistenza tra una chiesa, una moschea e una sinagoga

di Giorgio PAOLUCCI

7 Ottobre 2024
Monsignor Paolo Martinelli

È una Chiesa fatta totalmente di migranti, quella che vive nella penisola arabica, una regione dove i cristiani – pur attestati nei primi secoli come alcune scoperte archeologiche hanno dettagliato – sono tornati a essere una presenza consistente, soprattutto in seguito all’insediamento per motivi di lavoro di centinaia di migliaia di migranti. Anche lì, sebbene a parti invertite, si sta realizzando quello che già vent’anni fa il cardinale Scola definiva «un meticciato di civiltà e di cultura», e trova espressione la «Chiesa dalle genti» più volte evocata dall’arcivescovo Delpini. È qualcosa che interpella i cristiani d’Europa, che ormai da decenni si misurano con la presenza di consistenti comunità musulmane, e ripropone sfide legate a temi come il pluralismo e la libertà religiosa, il dialogo e la convivenza tra culture, le modalità con cui vivere le dimensioni della fede personale e comunitaria e l’impegno comune per la costruzione della pace, che in molte terre del Medio Oriente è tanto lontana quanto necessaria.

Questi temi animeranno l’incontro con monsignor Paolo Martinelli – già Vescovo ausiliare di Milano, dal 2022 Vicario apostolico dell’Arabia meridionale che comprende gli Emirati Arabi Uniti, l’Oman e lo Yemen – in programma sabato 12 ottobre alle 21 presso il Teatro Leonardo di Milano (via Ampère 1, angolo piazza Leonardo da Vinci). L’iniziativa è promossa da quattro realtà del mondo cattolico – Circolo Feltre, Associazione Charles Péguy, Associazione Famiglia Martin e Club in uscita -, allo scopo di ascoltare la testimonianza di chi vive in quelle terre e di proporre alla città la conoscenza di una realtà a molti ignota (vedi qui la locandina).

Nel corso della serata verrà anche presentata la Abrahamic Family House, nata dopo la visita del Pontefice ad Abu Dhabi e la firma del Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune da parte di papa Francesco e del Grande Imam di al-Azhar, Ahmad al-Tayyib, nel 2019. È una realtà composta da una chiesa cattolica dedicata a San Francesco d’Assisi, una moschea e una sinagoga. Una presenza significativa che invita i fedeli a pregare nei propri luoghi di culto evitando ogni sincretismo, a conoscersi vicendevolmente e a mettere a tema come le diverse religioni, rifiutando ogni violenza in nome di Dio, possano sostenere lo sviluppo di una società accogliente e solidale, in cui costruire insieme la pace e la giustizia, nella promozione del bene comune per la costruzione di un mondo più fraterno e umano.