At 8,26-39; Sal 65; 1Tm 2,1-5; Mc 16,14b-20
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura […]». Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano. (Mc 16,14-15.20)
Gesù se ne va nel momento più delicato e importante, quando, dopo la risurrezione, sarebbe stato un gioco da ragazzi farsi vedere e far credere tutti e tutte in lui. E invece se ne va, “pensateci voi”, ci dice. Andate in tutto il mondo e portate l’invito al banchetto a ogni creatura. Questo è il nostro compito, solo questo. E il Signore ci aiuterà con segni: vincere sul male (demoni), comunicare ed entrare in relazione con tutti e tutte (lingue), vivere sotto la sua protezione, guarire le situazioni di sofferenza attraverso la nostra presenza di gioia e consolazione. Non fa parte dei nostri compiti determinare chi è dentro e chi no, chi “crede” e chi no. Invitiamo «ogni creatura» e lasciamo a essa la libertà di rispondere, proprio come Dio la lascia a noi.
Preghiamo
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
dal Salmo 96,1-3